«Sul ritorno delle Province e sull’elezione diretta degli organi il percorso è segnato. In Sicilia dopo il fallimento della legge Crocetta c’è già un ddl pronto per l’esame del Parlamento regionale. Attendiamo ora Roma ora faccia la sua parte con una controriforma che contrappogna al governo dei tecnocrati la democrazia partecipata. È sotto gli occhi di tutti che i servizi gestiti dalle ex province sono peggiorati. Quali sono le strade provinciali che hanno avuto un’adeguata manutenzione? E quali sono i progetti e le manutenzioni sulle scuole superiori? Per non parlare dell’azzeramento dei servizi di welfare per i disabili, abbandonati a sé stessi. Basta con il qualunquismo sui costi della democrazia. La rappresentanza diretta assicura attenzione e un reale governo della cosa pubblica». Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega e questore dell’Assemblea regionale siciliana.
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