La guerra Ucraina – Russia sembra non finire mai. In mattinata su Kiev sono arrivati missili russi che hanno colpito il centro della capitale ucraina. A detta del sindaco Zelensky, sono state prese di mira infrastrutture critiche.
Il motivo dell’attacco è una vendetta nei confronti degli ucraini per l’attacco al ponte della Crimea. Uno dei primi attacchi alla capitale dopo mesi. Le forti esplosioni hanno mandato in fiamme auto bruciando vivi persone che vi si trovavano all’interno. Il bilancio segna 8 morti e 24 feriti.
E’ quanto riporta l’emittente pubblica ucraina Suspilne citando Svitlana Vodolaga, portavoce del Servizio statale di emergenza. Uno dei missili è caduto nella via dove si trova l’edificio del Servizio di sicurezza ucraino. Esplosioni anche a Kharkiv e a Leopoli. Zelensky: “allarme aereo in tutto il Paese, stanno cercando di spazzarci via”. Il presidente russo Putin presiederà oggi il Consiglio di sicurezza di Mosca, dopo l’esplosione sul ponte di Crimea che il presidente russo considera “un atto di terrorismo” dei “servizi speciali ucraini”. Un altro condominio è stato distrutto nella notte nel centro di Zaporizhzhia a seguito di un attacco missilistico russo e sono state segnalate vittime. Oggi riunione d’emergenza dell’Assemblea generale dell’Onu sulle annessioni della Russia in Ucraina.
Il fumo si alza dal centro città preoccupando molto la popolazione. Le stazioni della metropolitana adesso fungono da rifugi e posti dove stare per nascondersi.
Il vicepresidente Medvedev russo poche ore prima: “La risposta della Russia all’atto terroristico” compiuto dallo “Stato fallito dell’Ucraina” colpendo il ponte di Crimea è “la distruzione diretta dei terroristi”.
Dall’altra parte, invece, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba: “A chi vuole il dialogo con Putin dico: Putin è un terrorista che parla con i missili”
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.