Oggi, sabato 6 Maggio, si è tenuta all’Abbazia di Westminster l’incoronazione di Re Carlo III, il nuovo re d’Inghilterra. Una nuova era carolingia ha inizio mentre il regno di Elisabetta II, venuta a mancare l’8 Settembre 2022, volge ufficialmente al termine.
Carlo III e la regina Camilla, di 74 e 75 anni, hanno preferito affrontare i 2km di processione da Buckingham Palace all’Abbazia di Westminster sulla Diamond Jubilee State Coach, una moderna carrozza costruita nel 2012 e usata per la prima volta nel 2014 durante il Troopping the Colour.
Attendendo il nuovo sovrano, l’Abbazia si è riempita di personaggi di rilievo appartenenti al mondo dello spettacolo, come Emma Thompson e Katy Perry, ed esponenti politici. Il Presidente Sergio Mattarella ha presenziato alla cerimonia con la figlia Laura, mentre il cardinale Pietro Parolin si è recato in a Londra rappresentando Papa Francesco.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha mandato in sua vece la First Lady: Jill Biden. Rappresentando l’Ucraina sono giunti il primo ministro Denys Shmyhal e Olena Zelenska. Presenti anche Ursula von der Leyen, Charles Michel e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Invitati anche Macron e sua moglie Brigitte.
Diversamente dall’incoronazione di Elisabetta II, avvenuta il 2 Giugno del 1953, hanno presenziato teste coronate e non solo gli eredi al trono. Infine, l’Abbazia di Westminster ha visto sfilare i rappresentanti del Commonwealth, di cui sono membri 15 Stati: Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Giamaica, Grenada, Isole Salomone, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Saint Lucia, Tuvalu e, ovviamente, il Regno Unito.
Al tradizionale saluto dal balcone della famiglia reale non presenzieranno né Andrea né Harry.
Harry, che malgrado le voci è ancora di Duca di Sussex mantenendo quindi i suoi titoli, si è presentato all’incoronazione del padre senza Meghan Markle. Questo perché, a quanto pare, il quarto compleanno del piccolo Archie aveva la precedenza nell’indaffarata agenda della Duchessa di Sussex. Non essendo più un membro attivo della famiglia reale e soprattutto dopo i suoi forti scontri col padre e il fratello William, specie dopo la miniserie Netflix e il libro Spare, Harry non ha partecipato attivamente alla cerimonia.
L’esclusione di Andrea, fratello minore del re e Duca di York, è legata ai recenti scandali sessuali, ultima batosta per la defunta sovrana Elisabetta II che per il terzo figlio aveva un occhio di riguardo.
Dopo la processione lungo il The Mall che ha coinvolto 200 persone e cavalli, il re e la regina sono giunti all’Abbazia di Westminster seguiti dai principi di Galles: William e Kate. George, primogenito degli eredi al trono, ha partecipato attivamente all’incoronazione del nonno Carlo come primo paggio del re.
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha officiato la liturgia dell’incoronazione, che ha avuto inizio a seguito della formula rituale pronunciata da Carlo III «Sono qui per servire, non per essere servito».
Il momento più sacro della cerimonia si è svolto alle 13:00. Carlo III, spogliatosi delle vesti di Stato, si è spostato sulla sedia dell’incoronazione dove Welby lo ha unto su mani, petto e testa con l’olio sacro dell’orto di Getsemani a Gerusalemme. La sedia dell’incoronazione, anche nota come King Edward’s Chair, è il mobile più antico del Regno Unito e risale al 1300. Su essa sono stati consacrati 26 monarchi.
Carlo III è stato incoronato con la Corona di Sant’Edoardo.
Il principe di Galles, William, nel momento conclusivo dell’incoronazione di Carlo III, si è inchinato davanti a suo padre pronunciando il giuramento di “lealtà, fede e verità” baciandolo poi sulla guancia. Questa parte del rito è stata abbastanza snellita dato che, originariamente, prevedeva che oltre all’erede al trono si inchinassero tutti i presenti davanti al monarca.
Dopo Carlo III, Justin Welby ha incoronato anche Camilla che ha ricevuto lo scettro reale.
Carlo III, il re più anziano mai incoronato, prima di lascare Westminster ha ricevuto la benedizione anche da un musulmano, un ebreo, un indù, un buddista e un sikh, esponenti di fedi non cristiane ma praticate nel Regno sempre più multietnico.
La processione finale e quindi il ritorno a Buckingham Palace è avvenuta sulla storica Gold State Coach, da sempre impiegata nelle incoronazioni dal 1831. Al seguito dei nuovi sovrani vi era la Diamond Jubilee State Coach, con a bordo questa volta i principi di Galles e i loro figli.
A Buckingham Palace, circa 4mila soldati appartenenti a tutte le armi britanniche hanno dato il via alla parata celebrativa. Prima tra tutti la Guardia Reale con le sue iconiche giubbe rosse e i colbacchi neri. Dopo il saluto degli ufficiali è stato eseguito l’inno nazionale, questa volta accompagnato dalle cornamuse della Guardia Scozzese e quella Irlandese.
Utima tappa dell’incoronazione è stato il saluto alla folla del re e della regina dal balcone di Buckingam Palace. Carlo III e Camilla sono stati accompagnati prima dalle dame di compagnia della regina e i suoi nipoti, tra cui anche il principe George, poi da William, Kate e i fratelli del principino: Charlotte e Louis. Dal balcone, la famiglia reale ha assistito all’esibizione della squadra acrobatica della Royal Air Force, le Red Arrows.
Una giornata che entrerà nei libri di storia segna l’inizio di una nuova era dopo il lunghissimo regno della regina Elisabetta II. Il nuovo anziano re Carlo III lascerà il segno come sua madre? Per adesso, non resta che unirsi al coro intonando “Dio salvi il Re!“.
Ludovica Augugliaro
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