La regina Elisabetta II è morta, non è più tra noi. Una notizia che ha sconvolto non solo il Regno Unito e i Paesi del Commonwealth, ma tutto il mondo. Aveva 96 anni.
Le condizioni della regina si sono aggravate nelle ultime ore, destando preoccupazione tra i medici e non solo.
I primi malori nel castello di Balmoral, dove stava trascorrendo le vacanze estive. Da lì, l’avviso ai membri della famiglia reale, accorsi per starle accanto, mentre nel resto del mondo e i sudditi è nata tanta attenzione mediatica sulla sua salute.
A causa delle sua condizioni, la regina è stata costretta a rinunciare a una riunione virtuale con la nuova Premier inglese Liz Truss, dove avrebbe dovuto prestare giuramento. La BBC, in allerta, ha subito usato il colore nero su tutte le piattaforme: da protocollo, sarebbero stati i primi a essere avvisati prima di diffonderne la notizia.
Elisabetta II ha governato il Regno Unito e i paesi del Commonwealth per oltre settatt’anni. Il suo regno è il più lungo della storia inglese, superando quello della sua trisavola, la regina Vittoria. Il secondo più lungo della storia mondiale, dietro al regno del Re Sole Luigi XIV.
Inoltre, possiede anche il record di Capo di Stato più longevo dopo la morte di Rama IX di Thailandia, avvenuta nel 2016.
PIANO LONDON BRIDGE
La sequenza di parole in codice come London Bridge is down, il Ponte di Londra è caduto, è stato utilizzato per annunciarne la morte. Un piano per gestire il lutto reale creato negli anni Sessanta e aggiornato nel tempo.
Secondo le disposizioni, infatti, sono state interrotte tutte le trasmissioni, dando il triste compito di darne notizia alla BBC. Quest’ultima con i conduttori rigorosamente a lutto.
Secondo il piano, la defunta dovrebbe essere trasportata nella cattedrale di Edimburgo, per poi giungere a Buckingham Palace tramite il ‘trono reale’. La bara sarà poi trasferita al Westminster Hall e sarà esposta per quattro giorni al pubblico. Diversamente dai funerali che avranno luogo dopo nove giorni dalla morte.
BIOGRAFIA
Elizabeth Alexandra Mary nacque a Londra nel 1926 dal principe Albert e da Elizabeth Bowes-Lyon, duchessa di York. Venne scelta come erede al trono all’età di dieci anni, nel 1936, quando suo zio Edoardo VIII decise di abdicare e il padre della regina diventare re. Una notizia che sconvolse il Regno Unito data la giovane età di suo zio Edoardo.
Elisabetta, prima che salisse al trono, era considerata la terza linea di successione. Prima di lei, c’era il padre e, nel caso avesse avuto avuto un fratello, la precedenza sarebbe stata data al figlio maschio, seppur più giovane. Quattro anni più tardi (1930), invece, nacque la sorella Margareth, scomparsa nel 2002.
Educata insieme alla sorella alla storia del regno, ma anche allo studio delle lingue, la regina si contraddistinse per la sua maturità e caparbietà fin dalla giovane età.
Nel 1939, durante l’inizio della seconda guerra mondiale, nonostante l’assedio delle bombe su Londra, la famiglia reale decise per il silenzio. Nel 1940, però, la regina compie il primo dei tanti annunci che farà al popolo.
Nell’anno 1945 convinse il padre a farla partecipare al servizio militare, entrando così nell‘esercito femminile. La futura regina ebbe modo di addestrarsi come autista e meccanico e venne promossa a Comandante junior cinque mesi più tardi. Ad appena venti anni rende pubblico il fidanzamento con il principe Filippo di Grecia e Danimarca. Nel 1947 convola a nozze, seguite l’anno dopo dalla nascita del figlio, il principe Carlo di Galles. In seguito arriveranno Anna, principessa reale; Andrea, duca di York; ed Edoardo, conte di Wessex.
Nel 1952, mentre è in viaggio, riceve la notizia della morte del padre, Giorgio VI, venendo incoronata l’anno seguente, nel 1953.
IL REGNO DELLA REGINA ELISABETTA II
Quando la regina salì al trono, l’impero britannico era in fase di trasformazione. La regina venne riconosciuta come capo politico del Regno Unito e dei Paesi del Commonwealth. Inizieranno ad arrivare così le prime critiche alla regina per la gestione della Crisi di Suez, mostrando come la potenza inglese risultasse meno efficace.
Così, per riprendersi la propria popolarità, l’anno seguente alle critiche la regina preparò il suo discorso natalizio. Un evento del tutto inaspettato, che divenne un appuntamento per il popolo britannico. Ciò dimostra come la regina tenesse al suo popolo. Non erano rare le volte che scendeva e camminava tra la folla. Era il suo modo per essere vicina alla popolazione. Difatti, atteggiamenti del genere risultarono a tratti rivoluzionari. Come se la monarchia e il popolo potessero fondersi, almeno astrattamente.
Nel suo regno, inoltre, le regina vide l’avvicendamento di quindici ministri del Regno Unito, più i primi ministri e governatori degli altri stati membri del Commonwealth. Oltre ad aver assistito al rimpatrio della costituzione canadese e alla deconolizzazione dell’Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui è capo.
Tra tutti i leader politici che ha visto, un rapporto speciale lo ebbe con Winston Churchill, considerato come un padre oltre che un consigliere fidato.
Nonostante le varie critiche, il suo venticinquesimo anno di regno fu festeggiato da tutti i Paesi uniti sotto la corona inglese. A dimostrazione di quanto fosse popolare la regina. Il suo è stato comunque un regno dove i problemi non sono mancati. Ad esempio la guerra civile in Irlanda del Nord, la questione delle Isole Falkland, situate vicino l’Argentina, e la prima guerra del Golfo.
Non sono mancate nemmeno le situazioni imbarazzanti come le notizie di gossip. I tradimenti e i divorzi portarono un leggero scompiglio nella famiglia Reale, enfatizzati, in seguito, dalla tragica morte di Lady Diana, l’ex moglie del principe Carlo.
La notizia fece indignare il popolo quando seppero che la principessa Diana non avrebbe avuto i funerali regali. Lady Diana, infatti, era molto popolare in Gran Bretagna. E che la regina non avesse rapporti sempre sereni con la principessa era risaputo.
Gli anni del nuovo millennio saranno per la regina gli anni dei record, fino ad arrivare al suo settantesimo anno di regno. L’anno scorso ha vissuto il lutto della morte del principe Filippo.
La Regina Elisabetta, adesso, si è ricongiunta a lui e ai suoi avi. Lo scettro passa, quindi, al figlio, il principe Filippo di Galles, il quale ha quasi raggiunto l’età di quasi 74 anni. Un nuovo regno ha quindi inizio nel Regno Unito e nei territori d’oltremanica britannici.
Fonte foto: Masala!
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.