Si avvicinano le elezioni amministrative del 2016 e il centrodestra, come l’opposizione, inizia a cercare i possibili candidati. Ma a differenza dei propri avversari, il suddetto schieramento non ricorrerà alle primarie. Chi lo ha deciso è il leader di FI, Silvio Berlusconi. Infatti, a suo dire, le consultazioni popolari sono spesso parecchio manipolabili e non realizzano una selezione esatta. Dunque, per Berlusconi, le consultazioni tra le forze politiche sarebbero il metodo migliore per la scelta del candidato per le amministrative.
Arrivano però le repliche. Il leader di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto (ex FI), si esprime contrario alla decisione dell’ex Cavaliere, definendola un grosso errore. Invece, un appoggio alla scelta del leader di FI arriva da Toti, Presidente della regione Liguria e consigliere di FI. Secondo l’azzurro, è corretto bocciare le primarie ed avviare una consultazione tra le forze politiche. Ciò su cui però Toti non è d’accordo con Berlusconi, è la non coalizione con la gli atri partiti di destra, come ad esempio la Lega. Il consigliere di FI afferma, dunque, che se il centrodestra vuole tornare a conquistare altri comuni, deve coalizzarsi; mantenerne la separazione costituirebbe una potenziale sconfitta. Per sostenere la sua tesi, Toti riporta i dati di Milano e Napoli affermando che con una coalizione, si potrebbe conquistare la maggioranza dei seggi di entrambe le città.
Claudio Francesco Nicolosi
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