Bloccare le scale mobili della metropolitana per derubare i passanti: ecco la nuova tecnica dei rapinatori, ormai assiduamente praticata soprattutto nelle metro della capitale. Sembra esserci rassegnazione da parte delle Forze dell’ordine di fronte a questi soprusi: la nazione italiana è davvero, allora, in balia della violenza?
Circa dieci giorni fa, è stato denunciato l’ennesimo tentativo di scippo sulle scale mobili, stavolta nella metropolitana Valle Aurelia di Roma: la vittima dell’accaduto, una donna scesa dalla metro poco prima insieme al marito, si stava recando all’esterno mediante le scale mobili quando ha visto improvvisamente quattro rom venirle incontro con intenzioni tutt’altro che benevole. Riuscita a scampare all’estorsione, ha denunciato l’accaduto al vigilantes di turno, sentendosi tuttavia rispondere: «Purtroppo è la routine».
Derubare turisti e passanti che viaggiano in metropolitana sta diventando il modus operandi di moltissimi nomadi, prevalentemente nella città capitolina: a denunciarlo è proprio il consigliere della Regione Lazio, Fabrizio Santori, la cui preoccupazione maggiore è rivolta all’ATAC (Azienda gestore dei trasporti pubblici urbani a Roma): questa, infatti, dopo innumerevoli segnalazioni non è ancora intervenuta. Ad impensierire e ad allarmare è stata la risposta del vigilantes della metro, che ha denotato una sorta di rassegnazione da parte delle Forze dell’ordine di fronte a simili ingiustizie. Manomettere le scale mobili per poter eseguire la rapina a scapito di viaggiatori malcapitati è una tecnica che potrebbe coinvolgere l’intera nazione e non riguarda, dunque, solo la capitale. Lo sgomento degli italiani dovrebbe essere rivolto verso l’ennesimo caso di indifferenza totale nei confronti della propria incolumità, la cui denuncia lascia inerme il governo: l’Italia è davvero, pertanto, in balia della violenza?
Anastasia Gambera
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