Il 17 dicembre, tra i deliri paranoici online, un giovane annunciava il desiderio di causare dolore. Sulla sommità dell’edificio della Facoltà di Filosofia dell’Università Carlo di Praga, David Kozak, 24 anni, studente ceco, ha aperto il fuoco, uccidendo 14 persone e ferendone 25, prima di suicidarsi o essere eliminato dagli agenti.
Il ministro dell’Interno ceco, Vit Rakusan, ha escluso collegamenti con il terrorismo internazionale. Kozak aveva anche ucciso il padre prima dell’attacco. Il presidente ceco, Petr Pavel, è “scioccato”, e posta su X le sue condoglianze.
Kozak aveva annunciato i suoi intenti su Telegram, ispirandosi a eventi simili, tra cui la sparatoria di Alina Afanaskina in Russia. Il capo della polizia, Martin Vondrasek, sta verificando i messaggi e ha ricostruito la sequenza degli eventi, e ha descritto l’azione come un attacco premeditato.
Su Telegram, David Kozak ha annunciato il suo intenzionato attacco: “Mi chiamo David e voglio compiere una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi. Temendo di diventare un maniaco, ho scelto di perpetrare una strage di massa, ispirandosi a Alina Afanaskina, la giovane russa che a dicembre aveva compiuto un simile gesto, e alla sparatoria a Kazan nel maggio 2021, dove nove persone persero la vita e più di 20 furono ferite“.
La città e il Paese sono stati scossi dall’orribile tragedia. All’Università, il terrore si è diffuso rapidamente. Uno studente ha raccontato sui social di aver cercato rifugio in biblioteca, sotto i tavoli, scrivendo alle famiglie e alla polizia. L’immagine simbolo della strage è un gruppo di studenti su un cornicione, in silenzio e immobili.
In conferenza stampa, il ministro dell’Interno e la polizia della Repubblica Ceca hanno suggerito che l’assassino dell’università potrebbe essere coinvolto anche in una morte nella foresta di Klanovicky la settimana scorsa.
L’edificio della facoltà conteneva un considerevole arsenale di armi, secondo l’agenzia Ctk, che sostiene che senza un rapido intervento della polizia, il bilancio delle vittime sarebbe stato ancora più grave.
“L’intera Italia ha appreso con profonda tristezza della sparatoria che ha colpito l’Università di Praga, causando diverse vittime e numerosi feriti. In questo momento di lutto, desidero esprimere le condoglianze sentite della Repubblica Italiana e le mie personali. Con sincera solidarietà, siamo vicini al dolore delle famiglie colpite da questo gesto brutale di violenza, augurando ai feriti una pronta e completa guarigione“. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto al presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel.
Il Primo Ministro, Giorgia Meloni, ha trasmesso un messaggio al Primo Ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, manifestando il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime della recente sparatoria a Praga e esprimendo solidarietà ai feriti e all’intera popolazione ceca. Una nota ufficiale di Palazzo Chigi sottolinea che la premier rinnova la condanna decisa contro ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, sottolineando il dovere dell’Europa di reagire e potenziare tutti gli strumenti necessari per garantire la massima sicurezza dei cittadini.
Fonte Foto in Evidenza: zazoom
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