Si è sempre stati dell’idea che Halloween sia la solita “americanata”, poi copiata dagli europei, fino ad arrivare nel nostro Paese. Ma, in realtà, le sue origini sarebbero ben diverse. Di seguito le curiosità su una delle feste più particolari dell’anno.
Il nome Halloween è una contrattura nata intorno al diciottesimo secolo della frase All Hallows Eve, vale a dire la “vigilia di Ognissanti”, festività cristiano-cattolica che ricorre ogni 1 novembre. Il legame con la cristianità sembra dunque molto forte (tuttavia la correlazione non è confermata), anche se le sue origini si devono ai Celti.
I Celti erano una popolazione indoeuropea che, nel periodo di massimo splendore (V-III secolo a.C.), si sono insidiati in un’ampia area dell’Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio. I principali “eredi” sono considerati gli Irlandesi e le popolazioni delle frange occidentali e settentrionali della Gran Bretagna. I Celti sono particolarmente famosi per il festeggiamento di moltissime feste pagane, fatte di tradizioni che arrivano fino a noi.
Tra cui proprio Halloween. Tali popolazioni festeggiavano il 31 ottobre la notte di Samhain, vale a dire il Signore delle tenebre e della morte. Esso costituiva uno dei momenti più importanti dell’anno, dato che ne segnava proprio la vigilia dell’inizio del nuovo. I celti erano perlopiù un popolo di pastori, che alla fine della stagione estiva riportavano a valle le loro greggi, per prepararsi all’arrivo dell’inverno e all’inizio del nuovo anno.
Samhain deriverebbe infatti dal gaelico samhuinn e significa “summer’s end”, fine dell’estate. Dopo il raccolto dell’anno, arrivava per loro il tempo di riposarsi ma anche di stare in guardia dai pericoli del periodo invernale. Dunque, nacque in quel periodo una festa per esorcizzare la morte, in correlazione anche alla stagione che stava per arrivare, dove tutta le vegetazione inizia ad affievolirsi e gli animali vanno in letargo. Si faceva così affidamento a Samhain, pensando che avrebbe richiamato le anime facendole unire al mondo dei vivi. Venivano effettuate delle danze attorno dei roghi e indossavano delle maschere macabre proprio per allontanare gli spiriti cattivi.
Con l’arrivo del Cristianesimo, queste festività non sono state cancellate, ma in molti casi esso ha sostituito questi festeggiamenti, conferendo loro contenuti e significati diversi da quelli originari, arrivando dunque alla festa di Ognissanti e il 2 novembre, Giorno dei Morti, che va a celebrare le anime dei propri cari.
Halloween negli Stati Uniti somiglia tantissimo al nostro Carnevale, dato che – soprattutto in tempi recenti – è solito usare abiti non solo riferiti a mostri e demoni, ma tantissimi tipi di travestimenti.
Perché allora è una festività cosi sentita dagli americani? La spiegazione risale al XX secolo, quando il popolo irlandese fu colpito da una grande carestia, che portò la popolazione a cercare fortuna negli USA. Lì, crearono delle vere e proprie comunità, portando con sé tutte le loro tradizioni, tra cui anche la festa di Halloween.
Da lì in poi, la festa ha iniziato a diffondersi in moltissime parti del mondo, fino ad arrivare in Italia, dove ha trovato maggiore spazio negli ultimi anni, facendosi largo anche tra i più scettici.
La leggenda narra di un uomo di nome Jack, un fabbro, conduttore di una vita dissoluta, ubriacone e scommettitore, che riuscì a ingannare il diavolo. La sera della vigilia di Ognissanti, si trovava – come suo solito – a bere in una taverna, quando gli apparve il demonio, il quale pretendeva la sua anima. Jack però voleva bere il suo ultimo boccale di birra prima di scendere negli Inferi, ma si accorse di non avere soldi per pagarlo. Chiese così al diavolo di diventare una moneta: così fu, ma Jack lo ingannò, in quanto la ripose in tasca con un crocifisso, tipico segno cristiano. Il diavolo chiese di essere liberato, cosa che fu fatta solo dopo aver concesso a Jack il prolungamento della sua vita di 10 anni.
Tuttavia, dopo gli anni passati, Jack dovette affrontare diverse vicissitudini contro il maligno, il quale pretendeva ancora la sua anima. Ma l’uomo lo ingannò una seconda volta chiedendogli di arrampicarsi in un albero per raccogliergli una mela. Il diavolo salì e Jack con un coltello intagliò una croce sul tronco, bloccando il demonio una seconda volta. Per liberarlo, l’uomo ottenne la promessa che il malvagio non avrebbe mai più preteso la sua anima. Jack morì la notte del 31 ottobre. Non c’era posto per lui né in Paradiso né all’Inferno, costretto così a vagare per l’eternità, con in mano solo un carbone ardente, che mise all’interno di una rapa (poi trasformata dalla tradizione americana in una zucca, date le piccole dimensioni della rapa). Le zucche sono esibite proprio per allontanare Jack, sottolineando ancora una volta che per lui non c’è posto.
Sapuppo Sara
Fonti: www.irlandando.it, fanpage, cuoredolce.
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Nata a Catania nel 2000, Sara sin da bambina ha sempre voluto lasciare il segno in questo mondo, e non appena entrata nella sua adolescenza ha capito che il modo migliore per farlo era la comunicazione. Infatti, dopo essersi diplomata nel settore turistico, si scrive e frequenta sino ad ora la facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione presso l’Università di Catania.
Tra le sue passioni spiccano quelle per la musica e quella di interessarsi di ciò che accade attorno a lei quotidianamente, battendosi per la difesa di quelli che sono i diritti ( ma anche doveri eh!) umani. Per questo, cerca da qualche anno a questa parte di poter interagire con gli altri attraverso blog e i social.