Tornano le consuete recensioni Istat sulle esportazioni delle regioni italiane: questa volta il rapporto dell’Istituto si concentra sul terzo trimestre dell’anno in corso, proponendo una sintesi aggiornata di dati e di opinioni sull’attuale situazione dell’export italiano. Si scopre così che tra luglio e settembre a trainare le vendite all’estero sono stati soprattutto Sud e Isole (con un +7,9%) e Nord-est (con una crescita dell’1,7%). Allargando lo sguardo all’intero periodo gennaio-settembre, e quindi guardando alle recensioni dei primi 3 trimestri, l’export nazionale fa registrare una crescita in valore dell’1%. Nei primi 9 mesi dell’anno le performance migliori sono state quelle del Sud (+15,9%), del Nord-ovest (+3,5%) e del Nord-est (+0.2%).
Sempre preziose sono le indicazioni e le opinioni di Istat riguardo i settori del Made in Italy più vivaci sui mercati esteri. Si parla per esempio dell’incremento delle vendite di articoli farmaceutici, botanici e chimico-medicinali, in particolar modo dalla Campania e dalla Toscana, nonché della crescita delle vendite di autoveicoli dal Piemonte. Rilevazioni che sono in linea con le opinioni degli esperti di export, a partire dagli analisti di EGO International, società specializzata nei servizi di internazionalizzazione delle imprese. Sul blog di EGOInternational si legge infatti che tra i settori che tipicamente contribuiscono alla crescita delle vendite all’estero ci sono autoveicoli, articoli farmaceutici, altri mezzi di trasporto, metalli di base e articoli di abbigliamento. È peraltro opinione di Istat che siano stati proprio i rialzi nelle vendite di autoveicoli e di prodotti farmaceutici a portare al +1,5% dell’export nazionale. Altri 1,2 punti sono poi stati guadagnati grazie alle esportazioni di macchinari e di apparecchi da regioni come Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto.
Sempre guardando ai primi 9 mesi dell’anno, nelle recensioni di Istat è possibile individuare le regioni che si sono mostrate più attive sui mercati oltre confine. La crescita maggiore è quella fatta registrare dalla Campania, con un balzo del +27,6%. A seguire si incontrano Calabria (+20,9%), Molise (+18,3%), Abruzzo (+13,7%), Basilicata (+10,1%), Piemonte (+9,2%) e Toscana (+8,5%). Come sottolineato nelle recensioni, il Piemonte contribuisce da solo per ben 0,9% punti all’aumento tendenziale delle vendite all’estero dell’Italia.
Ma verso quali mercati si rivolgono le regioni italiane per vendere i propri prodotti e quali destinazioni mostrano le crescite più consistenti? Sempre guardando ai primi 9 mesi dell’anno, l’incremento più grande è quello delle vendite delle imprese marchigiane verso la Cina, con una crescita pari al +1.058,5%. Questo a confermare ancora una volta le opinioni di EGO International, che presenta il Paese più popolato del mondo come una destinazione preziosa per le imprese italiane. Come si legge sul sito di EGOInternational, a rendere particolarmente attraente la Cina sono la sua crescita economica, l’ampiezza del mercato, l’evoluzione dei bisogni dei consumatori nonché la presenza di numerosi settori industriali. Altro incremento importante è quello delle vendite della Campania in Svizzera (+107,4%), mercato che EGO International descrive infatti come “vantaggioso” per via della vicinanza e del risparmio sui costi di trasporto, di gestione del cliente e di stoccaggio delle merci. Scorrendo le recensioni Istat si individuano inoltre le crescite delle vendite della Toscana verso gli Usa (+30,7%) e del Piemonte verso Spagna (+21,2%), Francia (+19,5%) e Germania (+18,0%).
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