Sostenibilità e nucleare sono due parole che per alcuni non potrebbero mai coesistere nella stessa frase. Quando si incalza il tema dell’energia nucleare, inevitabilmente l’opinione pubblica si suddivide in chi si mostra del tutto contrario a tale utilizzo e chi, invece, vede in essa la soluzione al cambiamento climatico.

Proprio lo scorso 29 settembre si è conclusa a Vienna la sessantasettesima conferenza generale dell’AIEA (Agenzia Internazionale per l’energia atomica). La conferenza, presieduta dal direttore generale Rafael Grossi, ha toccato temi fragili che si stanno vivendo attualmente col nucleare. Infatti, specie dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino, si teme costantemente per la centrale nucleare di Zaporizhzhya. In bilico sul filo di un rasoio, anche un attacco all’impianto o semplicemente l’interruzione della fornitura di energia elettrica esterna potrebbe portare a un incidente nucleare.

Di rilevante importanza durante la conferenza sono stati anche i fatti dello scorso agosto, ossia il rilascio dell’acqua usata per il raffreddamento della centrale di Fukushima da parte del Giappone. La decisione nipponica ha destato scandalo e la Cina ha vietato l’importazione di pesce e frutti di mare provenienti dal Giappone.

Alla luce di queste questioni così importanti possiamo notare come i rischi, quando si tratta di energia nucleare, siano tanti e da non sottovalutare. Tuttavia, nel 2022 il nucleare è stato incluso nella lista delle energie “pulite”, poiché si sostiene che dagli anni ’70 ha contribuito alla riduzione dell’emissioni di anidride carbonica a livello globale. Pertanto, cerchiamo di analizzare e conoscere nel dettaglio quali sono i pro e i contro della tecnologia nucleare.

Vantaggi

• Energia senza emissioni di CO₂: la fissione nucleare non produce né anidride carbonica né altri inquinanti atmosferici per produrre elettricità. Tuttavia, l’estrazione e la raffinazione dell’uranio hanno pur sempre un loro impatto sull’ambiente;
• Grandi quantità di energia prodotta: con solo 1kg di uranio si riuscirebbe a produrre la stessa energia di 60 tonnellate di gas naturale;
• È una fonte di energia continua: a differenza delle energie rinnovabili, con l’uranio si può produrre energia non stop senza dipendere da particolari condizioni naturali, come con l’energia solare o eolica;
• Estrazione da aree politicamente stabili: l’estrazione dell’uranio avverrebbe in Canada o in Australia. Al contrario dei combustibili fossili che vengono prelevati da Russia, Algeria e Libia, nonché Paesi con instabilità e tumulti interni.

Svantaggi

• L’uranio non è una fonte rinnovabile: è un elemento che esiste in quantità limitate sul nostro pianeta; pertanto, non potrà essere una soluzione a lungo termine. Prima o poi anche le riserve di uranio si esauriranno;
• Costi iniziali molto alti: la costruzione delle centrali nucleari richiede risorse economiche non indifferenti. Sono strutture molto complesse che necessitano di manutenzione h24 se si vogliono mantenere sicure. Inoltre, i tempi di costruzione risultano essere molto lunghi;
• Scorie radioattive: visto che la radioattività delle particelle non è arrestabile in alcun modo, l’unica cosa da fare è aspettare che le scorie, adeguatamente confinate, perdano le radiazioni pericolose in maniera naturale nel corso del tempo. C’è da sottolineare, però, che non è così facile poiché è un processo che può richiedere anche milioni di anni.
• I disastri nucleari sono catastrofici e sempre dietro l’angolo: seppur l’incidenza sia bassa, gli incidenti nucleari capitano e quando succede le conseguenze sono abbastanza gravi. Così come con il disastro di Chernobyl o di Fukushima, questi disastri non solo hanno un impatto sulla salute umana ma anche, e soprattutto, sulla flora e la fauna del luogo.

E il nucleare in Italia?

In Italia tutte le centrali nucleari sono state chiuse nel 1990, in seguito al referendum abrogativo promosso dopo il disastro di Chernobyl. Gli italiani che votarono, si mostrarono favorevoli all’eliminazione dell’energia nucleare. Tuttavia, oggigiorno l’Italia importa una piccola quantità di energia atomica dalla Francia. Alleggiano voci circa un ritorno al nucleare, ma di certo è un processo complicato e dispendioso.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

Alessia Scandurra

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