Sono fatti con la pasta del croissant – una sfoglia carica di burro – arrotolata in stampi da muffin riempiti di ogni cremosa delizia e poi decorati con glassa o semplicemente spolverizzati di zucchero. Sono questi i Cruffin, deliziose prelibatezze, lanciati sul mercato con così tanta cura da sembrare una vera e propria campagna pubblicitaria per poter diventare ben presto una “mania”.
La paternità del Cruffin, però, è stata contestata dalla pasticceria Mr Holmes Bakehouse di San Francisco e la pasticceria londinese Foxroft & Ginger. Tra l’altro due giorni prima del lancio del Cruffin, i proprietari di Mr Holmes Bakehouse hanno denunciato il furto del faldone con tutte le ricette segrete che tenevano in cucina. Forse il Cruffin avrà lo stesso destino di altri dolci già conosciuti? Citiamo la madre di tutte le pastarelle ibride, il cronut – un dolce che unisce l’impasto del croissant con quello del donut – il quale, all’indomani del suo successo, sono spuntati dal nulla vari chef che rivendicavano di averlo inventato. L’invenzione di dolci ibridi – come il bruffin, una pasta brioche cotta come il muffin, un cult food di due pasticcerie a Manhattan – sta prendendo una variopinta piega in tutto il mondo. La ricetta dei Cruffin, rigorosamente segreta, come del resto per gli altri ibridi, è stata “spiegata” dai pasticceri londinesi come una «pasta madre con una miscela brevettata, impastata a mano con burro francese». Ad un prezzo di 2,70 sterline l’uno, i Cruffin potrebbero essere la nuova miniera d’oro per i loro inventori. Tutto dipende se questi dolci riusciranno nell’ardua impresa di diventare “famosi”. Ad esempio i cronuts, prodotti da Ansel in edizione ultra limitata ma desideratissimi, hanno avuto dopo il lancio un “mercato nero” dove costavano fino a 80 dollari l’uno.
Ry Stephen, socio di Aaron Caddel della Mr Holmes Bakehouse, ha spiegato così il loro segreto: «Le persone sono entusiaste dei Cruffin perché sono unici e sempre diversi. La novità dei Cruffin è la consistenza che si crea cuocendo l’impasto dei croissant e la loro farcitura cambia ogni giorno rendendoli interessanti per le persone che vogliono così assaggiarli ogni giorno con un gusto diverso». Crema al caffè, passion fruit, praline alla fragola, cioccolato, burro di arachidi… la produzione è molto varia e i Cruffin sono molto fotogenici, diventando un immediato successo sui social media.
Ci sono circa cinquanta metri di fila fuori dal negozio per attendere l’apertura, ma la produzione dei Cruffin, ancora agli inizi, non è riuscita ad accontentare tutti i golosi. «We’re open for a good time, not a long time. Everyday»si legge sul sito,suonando come un: «Restiamo aperti finché non abbiamo finito tutto, la domanda è altissima, così vi preghiamo di venire in anticipo per non perdere i nostri dolci». In attesa che arrivino in Italia, si può provare a farli in casa, sperimentando un impasto per cornetti nella forma di un muffin e farciti con qualche deliziosa crema.
Marcello Strano
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