Con l’epidemia di Coronavirus, e il relativo lockdown per mezzo di cui contenere il più possibile la diffusione del virus, è probabile che, per farcela, dovremo cambiare di gran lunga le nostre pratiche di acquisto e lavorative; lo stesso, per piccole e medie imprese. In altri termini, fare tutto attraverso Internet, un computer e uno smartphone. E non sarebbe male l’idea, pensandoci bene, ma si dovrebbe sbloccare, innanzitutto, la visione che si ha del Web ancor oggi, non del tutto positiva presso, appunto, alcune persone, nonché, aziende.
In tal proposito, in previsione di un sicuro “cambio di rotta” delle classiche abitudini, si è pensato di semplificare, da subito, la vita delle persone: come? Raccogliendo, in un’unica applicazione, tutti i servizi pubblici e nazionali disponibili sul territorio italiano. IO – questo il nome dell’app – dovrà consentire, ai suoi utenti, di potere fare tutto tramite questa piattaforma appositamente creata; in cui, nello specifico – come riportato da Repubblica –, solamente accedendo con la propria identità digitale (similmente a Facebook), avere a disposizione tutto quanto.
Ci son voluti due anni perché l’applicazione venisse alla luce, e ciò nonostante, ancora oggi, scaricandola gratuitamente sull’Apple e Google Store, è possibile – a seconda delle aree – usufruire di pochissimi servizi. Ritirare degli esami clinici, pagare il bollo auto o una multa, analogamente per le assicurazioni, eccetera, sono solo alcune delle cose che, quando implementate, sarà possibile fare. Al momento, l’unico settore, al livello nazionale, attivato è solo quello dell’ACI; e questo, per dire che l’app esiste ed è già usabile… ma quando arriveranno anche gli altri?
Anastasia Gambera
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