Il 24 settembre 2017, in Germania, i cittadini si recheranno alle urne in occasione delle prossime elezioni parlamentari: i tedeschi saranno chiamati a scegliere chi li rappresenterà al Bundestag.
A concorrere per ripartirsi le 630 poltrone in ballo saranno, in primis, i due maggiori partiti nazionali: l’Unione Cristiano – Democratico di Germania (CDU) e il Partito Socialdemocratico di Germania (SPD). Il primo è guidato dal Primo Ministro in carica, Angela Merkel, la Cancelliera è al suo terzo mandato: il partito si presenta orientato verso il centro destra, eurocrate al massimo, persegue ideali liberali nel rispetto del suo nucleo cristiano. Il secondo, invece, ha a capo Martin Schulz; anch’esso pro – Europa ma orientato verso il centro sinistra: ecologista e progressista, si presenta come l’unica vera alternativa al partito della Merkel. Al momento il CDU detiene 253 seggi, mentre SPD solo 193: i due tuttavia, con i 56 seggi del partito Unione Cristiano-Sociale di Baviera (CSU), conservatore di centro destra di stampo cristiano, formano la maggioranza che – al momento – guida il Paese. All’opposizione troviamo la Sinistra e i Verdi, rispettivamente con 64 e 63 poltrone occupate. In corsa per il Parlamento, vi è anche Alternativa per la Germania (AFD), partito di destra euroscettico e fortemente conservatore.
Secondo quanto riporta Sky, paradossalmente, ha destato tanto interesse nei tedeschi non tanto il dibattito tra la Merkel e Schulz, ma quello tra i Verdi, la Sinistra e AFD, trasmesso dall’emittente pubblica ARD. Eppure la maggioranza sembra covare delle serpi in seno, infatti CSU avrebbe qualche mal di pancia, dovuto al proprio sentore di sentirsi sotto-rappresentato, nonostante sia in colazione di governo. Gli analisti, peraltro, hanno spiegato quanto sia stato realmente importante tale dibattito: la terza forza del Paese potrebbe nettamente spostare gli equilibri dentro il Bundestag, in base a chi sarà, si saprà se scegliere di allearsi o con la coalizione di Governo – che, colpi di scena incredibili a parte, dovrebbe essere guidata da uno tra la Merkel e Schulz – o con l’opposizione. Difficilmente, comunque, la terza forza politica del Paese potrebbe arrivare a spostare la maggioranza che CDU e SPD detengono.
Qualora la Merkel conquistasse il suo quarto mandato, sarebbe ottimo per lei vedere come terza forza del Paese o i Liberali di Christian Lind o i Verdi di Cem Ozdemir (seppur al momento quest’ultimo sia all’opposizione, come già abbiamo detto sopra). Mentre qualora Schulz riuscisse a interrompere l’egemonia della Merkel, potrebbe contare sull’appoggio della Sinistra di Sahra Wagenknecht. I Verdi, comunque, potrebbero schierarsi anche al fianco del suddetto candidato Premier, rivelandosi la “mina vagante” di queste elezioni parlamentari. Risulta tuttavia doveroso precisare una cosa: a Schulz per governare servirebbe almeno il 30%, dato che – mal di pancia o no – CSU andrà sicuramente a schierarsi a fianco della Merkel, qualsiasi risultato diano le urne. Nessuno vuole invece governare con AFD (partito della candidata Alice Weidl) a causa delle posizioni xenofobe e razziste dei suoi membri, oltre che delle loro dichiarazioni negazioniste dell’Olocausto.
Al momento i sondaggi di ARD “Deutschlandtrend” danno la Merkel favorita col 37% (considerando legato al Primo Ministro attuale non solo il suo partito, ma anche CSU), seguita da Schulz col 23%; terzo a sorpresa AFD con l’11% (dato la cui valenza viene distrutta dalla mancata volontà degli altri partiti di creare una coalizione di Governo all’uopo di una strabiliante vittoria dello stesso). Chiudono la classifica la Sinistra col 9%, seguita da i Liberali e i Verdi ambedue all’8%.
Francesco Raguni
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