Giorno 31 maggio gli abitanti delle regioni Puglia, Campania, Liguria, Veneto, Toscana, Marche e Umbria saranno chiamati alle urne per eleggere il Presidente e il Consiglio regionale. Le problematiche elezioni in questione hanno portato bufera e causato scissioni e alleanze tra FI, Lega Nord e PD. Perchè, allora, non portare avanti la campagna elettorale con una marcia in più? Diversi fatti in questa prima metà di aprile hanno generato in molti il sospetto di una generalizzata “moda del voto di scambio”. Il sindaco di Assisi Claudio Ricci ha dichiarato che avrebbe pagato con denaro proprio le multe contratte dai fedeli che il pomeriggio di domenica 5 aprile, in cui è ricorsa la festività pasquale, non trovando posto nei parcheggi in prossimità della chiesa di Santa Maria degli Angeli, hanno lasciato la macchina in luoghi non adeguati. Potrebbe sembrare un gesto di munificenza o un tentativo di rimediare alla non preventiva risoluzione del problema, se non fosse che il Ricci è candidato alla presidenza della regione Umbria con la coalizione di centro-destra.
Passando allo schieramento “opposto”, anche il partito di Renzi si è dimostrato generoso: il PD milanese, infatti, dà la possibilità a tutti gli under 30 che si tesserano di acquistare il biglietto dell’Expo a metà prezzo, a 25 euro anziché 50. Da una parte Grillo, stupefatto, denuncia una vera e propria offerta da venditore ambulante, esordendo con l’esclamazione «Venghino, siori venghino». Dall’altra, Franco Bordo, depudato SEL, mette in dubbio la leggittimità dell’iniziativa e sottolinea che “l’offerta” è contraria a diversi punti contrattuali e regole riguardo alla vendita dei biglietti Expo. Il 3×2 del PD ricorda tanto i famosi 80 € di cui si è discusso negli scorsi mesi: più che una vendita, sembra proprio un’acquisto di coscienze. E ancora il 10 aprile il Consiglio dei ministri ha approvato il DEF (Documento di Economia e Finanza), che prevede un tesoretto da 1,6 miliardi di euro da destinare alle fasce della popolazione maggiormente in stato di bisogno. La domanda del diffidente e forse paranoico italiano medio è: dove abbiamo trovato una cifra così importante da destinare a tale iniziativa? Le casse dello Stato si sono arricchite magicamente proprio alla vigilia delle tanto ambite elezioni regionali?
Il sospetto è uno dei temi fondamentali della filosofia novecentesca, ma è anche la più grande difesa di quegli italiani che non si lasciano ingannare dai “regali” provenienti dalle stesse istituzioni il cui dovere dovrebbe essere la conquista della fiducia dell’elettorato tramite reali soluzioni ai problemi sociali.
Viviana Giuffrida
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