La creatrice della famosa saga di Harry Potter, Joanne Kathleen Rowling, è tornata in libreria il 20 novembre con un nuovo libro pubblicato da Salani. Si tratta, tuttavia, di un genere diverso da quello che l’ha resa famosa. Buona vita a tutti (in inglese Very good lives. The Fringe Benefits of Failure and the Importance of Imagination) è un saggio autobiografico di ottanta pagine in cui J.K. Rowling, riprendendo il suo discorso tenuto alla cerimonia di laurea ad Harvard nel 2008, racconta ai suoi lettori l’esistenza di un mondo differente da quello “magico” di Hogwarts: il mondo “reale”, come quello del fallimento.
Il titolo del libro si ispira a una celebre frase di Seneca: «Come un racconto, così è la vita: non importa che sia lunga, ma che sia buona». E non è un caso. La scrittrice J.K. Rowling, laureatasi in Lettere classiche all’Università di Exeter, ha voluto raccontare la propria esperienza di vita prima del successo dei suoi romanzi. L’autrice di Harry Potter confessa di aver vissuto un periodo buio, con momenti difficili come il divorzio, la disoccupazione, la povertà, l’essere una madre single, i rifiuti dalle case editrici. Eppure, quello che è stato un periodo difficile si è trasformato, proprio per la scrittrice, in un’esperienza formativa, che le ha permesso di sperimentare il proprio coraggio e di arrivare alla sua ascesa letteraria. Come riporta il quotidiano The Guardian, la scrittrice ha voluto dare ai giovani laureati di Harvard un messaggio, nonché augurio, particolare.
«Ho chiesto a me stessa che cosa avrei voluto sapere il giorno della mia laurea e quali sono le lezioni più importanti che ho imparato nei 21 anni che sono trascorsi da allora. Ne sono venuta a capo con due risposte e ho deciso di parlarvi dei benefici del fallimento. Proprio ora che siete sulla soglia di quella che viene spesso definita “vita reale”, ci tengo a sottolineare il ruolo cruciale dell’immaginazione. […] Ad appena sette anni dal giorno della mia laurea, io avevo fallito miseramente. Ora, non starò qui a dirvi che il fallimento è divertente. Quel periodo della mia vita fu brutto, ma il fallimento mi ha aiutato a liberarmi di ciò che non era essenziale. Ho smesso di illudermi di essere altro rispetto a ciò che ero e ho fatto convergere tutte le mie energie sull’unico lavoro che per me era importante. Il fallimento mi ha insegnato cose su me stessa che non avrei mai imparato in nessun altro modo. […] Non abbiamo bisogno della magia per trasformare il nostro mondo: dentro di noi abbiamo tutto il potere che ci serve, come il potere di immaginarlo meglio».
Il libro, già uscito nel Regno Unito nel 2015, ha ottenuto un grande successo, toccando profondamente i cuori dei vecchi e nuovi lettori di J.K. Rowling. Ad arricchire il volume troviamo le illustrazioni di Joel Holland, tradotte e adattate per l’edizione italiana da Andrea Cavallini.
Vanessa Genova
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