È la “Siberia” la patria ancestrale proto-indoeuropea grazie ai recenti studi del Prof. David Reich. Il genetista dell’Università di Harvard, durante la ricerca della “Urheimat”, ha scoperto che nel Paleolitico superiore, i confini orientali d’Europa si estendevano fino a Bering. Nel corso del tempo, ci sono state varie proposte più o meno scientifiche per individuare la patria rimasta a lungo misteriosa degli indoeuropei.
Gli indoeuropei vengono suddivisi in due diversi macrogruppi, quelli parlanti lingua satem e quelli di lingua centum. I primi sono i cosiddetti -ariani- che li troviamo soprattutto nella zona della Scandinavia, continuando per l’area slava fino all’Iran e il nord dell’India. L’altro macrogruppo indoeuropeo è il -danubiano- che oggi domina l’Europa atlantica, centrale e mediterranea, sostanzialmente discende da una popolazione del sud-ovest del Mar Nero. Poi con i cosiddetti aplogruppi (marcatori genetici) che consentono di ricostruire le linee ancestrali di un popolo per via materna o paterna, possiamo individuare i discendenti degli ariani nell’aplogruppo paterno R1a, mentre i discendenti dei danubiani nell’aplogruppo R1b. David Reich, ha riscontrato la presenza dell’R1b nell’ovest europeo già a partire dal Mesolitico. L’aplogruppo R1b era diffuso anche in Russia e Siberia meridionale, tra gli Hittiti, i Mitanni e vari popoli stanziati nel Levante, nel Caucaso e in Anatolia.
Da queste informazioni acquisite e da una tracciabilità sulle rotte delle migrazioni, si può ritenere che gli antenati del gruppo centum, siano stati i primi ad abbandonare le steppe siberiane, andando ad occupare il sud-ovest europeo, le aree mediorientali e centro-asiatiche in epoche assai più remote di quanto si è affermato fino adesso. Si pensa ,che siano stati i primi ad addomesticare gli animali durante il periodo Neolitico, per contrastare la continua scomparsa della grande cacciagione pleistocenica. Se l’invasione indoeuropea sia stata violenta o pacifica è ancora da scoprire, ma molto probabilmente sono avvenute in uguale misura.
Marcello Strano
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