SCIACCA (AG) – La Casa-Museo “Francesco Scaglione” di Sciacca (AG), splendida città sul mare, costituisce una testimonianza di museo ottocentesco che per la provincia di Agrigento può definirsi un unicum. Un museo del collezionismo che nei secoli XVIII e XIX fiorisce in tutta Europa, tra uomini molto facoltosi.
Francesco Scaglione nasce a Sciacca nel 1859 da una famiglia borghese, trascorre la sua vita tra Sciacca, Palermo e Roma, dove morirà nel 1938. È un appassionato collezionista ed è attratto da ogni forma d’arte; è Ispettore Onorario alle Antiche e Belle Arti di Agrigento. Le figlie Giuseppina e Maria Letizia, nel 1969, lasciano la casa di famiglia in eredità al Comune di Sciacca per assecondare il desiderio del padre Francesco di adeguare la casa a museo, lasciandone inalterata l’armonia. Il palazzo del Cavalier Scaglione si trova accanto al Duomo, nel luogo in cui sorgeva la chiesa di Santo Stefano, abbattuta nel XVI secolo. Casa Scaglione si sviluppa su una pianta quadrangolare su due livelli con giardino interno; la sua ultima ristrutturazione si fa risalire ai primi del 900. Una scala interna ne permette l’accesso al primo piano, dove ogni stanza ha i tetti a volta dipinte a tempera e i pavimenti conservano ancora ceramiche ottocentesche.
La Casa-Museo “Scaglione” è composta da ben 9 sale, una più splendida dell’altra. Le sale I-V sono arredate con mobili dell’artigianato siciliano del XIX secolo, dipinti, foto d’epoca e ritratti di famiglia. Le sale VI-IX permettono di ammirare preziose collezioni; una nutrita serie di dipinti distribuiti cronologicamente attraversano tutte le stanze. Nella sala II la meravigliosa tela de la Stanza del Paracqua, mentre nella sala III il Camerone. Una ricca e variegata pinacoteca le cui opere vanno dal XVII al XVIII secolo; una collezione di porcellane di manifattura cinese. Vi sono anche quadri del grande pittore saccense Mariano Rossi, uno dei più importanti artisti della zona, accanto a tele realizzate dal figlio Tommaso e da alcuni allievi. All’interno della sala IV, in un arredamento in stile liberty, si trovano piccole sculture bronzee di Vincenzo Bentivegna, altra importante personalità della città.
Continuiamo la nostra visita e all’interno della sala V: vetrine dell’800 contengono reperti archeologici che si fanno risalire all’età greca e romana, oltre a una discreta collezione di libri antichi, fra cui alcuni codici giuridici. Entrando nella sala VI possiamo ammirare una collezione di stampe che possono datarsi tra il XVII e il XIX secolo, stampe a carattere sacro o profano, ma anche collezioni di armi, monete e medaglie. Le sale VII e VIII ospitano le bellissima collezione di quadri di artisti siciliani, italiani e del resto d’Europa. Una parte importante si rifà al paesaggismo siciliano dell’800 e dei primi del 900; opere che si fanno risalire a Francesco Lojacono, Mario Mirabella, Natale Attanasio. La sala IX, infine, ospita un’importante collezione di ceramiche provenienti da Sciacca, Caltagirone, Burgio, Savona, Cerreto, Capodimonte e Napoli. Una visita, quella alla Casa-Museo “Scaglione”, che merita di essere fatta, un piccolo gioiello che al suo interno ne racchiude altri ancora, come anche un interessante collezione di farfalle e insetti da tutto il mondo. Insomma ce n’è per tutti i gusti, per tutti i collezionisti di tutto ciò che può essere considerato da collezione.
Letizia Bilella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.