Dopo non molto tempo dall’ultima volta, Donald Trump è tornato a far parlare di sè producendo delle dichiarazioni offensive nei confronti del gentil sesso. La reazione della politica statunitense è stata di totale indignazione ed il consenso del candidato repubblicano è al momento in caduta libera. Il Washington Post ha svelato un retroscena in cui il pretendente alla presidenza degli USA avrebbe utilizzato parole poco gradevoli e battute infelici a stampo sessista rappresentate dalla sola battuta:«Se sono attratto da una donna inizio semplicemente a baciarla. Quando sei famoso le donne ti lasciano fare quello che vuoi». Il video incriminante, però, risalirebbe a ben undici anni fa, quando il Trump che conoscevamo era unicamente quello del mondo imprenditoriale e non l’uomo pronto a rappresentare l’America.
«Linguaggio da spogliatoio, parole di 11 anni fa. Mi scuso, chi mi conosce sa che sono una persona ben diversa. Lo dico. Ho sbagliato e mi scuso. Ho viaggiato attraverso questo Paese parlando del cambiamento dell’America e questi viaggi hanno cambiato anche me. Non mi lascerò più andare a bassezze del genere» ha dichiarato “The Donald” in un videomessaggio risalente allo scorso 8 settembre. Nonostante le scuse, sono state dure le reazioni da parte dell’opinione pubblica americana; in particolare, le dichiarazioni che hanno suscitato maggiore scalpore sono state quelle del senatore repubblicano dell’Illinois Mark Kirk: «Trump è un clown malefico, impreparato e inadeguato per il ruolo di presidente degli Stati Uniti». Anche gli alleati repubblicani, pertanto, hanno condananto le parole del loro leader evitando di spezzare una lancia in suo favore. Soltanto la moglie Melania ha chiesto pubblicamente ai cittadini americani di perdonare il coniuge, benchè abbia definito lei stessa «inaccettabili» le parole del marito.
Adesso si fa in salita la strada del Grand Old Party per l’insediamento alla Casa Bianca. Inoltre, alcuni rumors porterebbero avanti la tesi di un possibile passo indietro di Trump nella corsa alla presidenza in favore di Mike Pence. Ma si tratterebbe di una procedura inusuale e mai vista prima, che richiederebbe probabilmente l’intervento della Corte Suprema. Ad ogni modo, il magnate texano ha escluso ogni possibilità di ritiro dal posto guadagnato legittimamente con la vittoria delle primarie. Adesso la campagna elettorale è agli sgoccioli e a Donald Trump e Hillary Clinton non resta che infliggere le ultime stoccate all’avversario per aggiudicarsi la vittoria finale. Indubbiamente questo sarà un finale senza esclusioni di colpi.
Francesco Laneri
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