Non è una novità che la serie B offra cosi tanta incertezza e cosi tanto spettacolo, ma mai come quest’anno. Dopo dodici giornate il divario tra il Palermo primo della classe e la Pro Vercelli fanalino di coda è solo di 11 punti. Ci sono state altre stagioni incerte come questa, ma raramente a queste condizioni. Basti pensare che nella passata stagione, allo stesso punto, il Verona, che poi avrebbe chiuso il campionato in seconda posizione alle spalle della SPAL con 74 punti, aveva già accumulato sul Latina un vantaggio di 21 punti, mentre erano 5 le lunghezze sull’Entella secondo. Avvolgendo la storyboard del campionato di B un’analoga situazione a quella attuale può essere riscontrata nella stagione 2008/2009 quando al vertice del campionato dopo dodici giornate c’erano Grosseto ed Empoli con 21 punti, gli stessi che oggi ha il Palermo, mentre in fondo alla classifica Avellino e Modena con 7 punti, ovvero 3 in meno rispetto agli attuali 10 ottenuti dalla Pro Vercelli.
I pochi punti di scarto tra le squadre rappresentano perfettamente l’equilibrio delle gare e del campionato, e che sia ben chiaro, non è affatto sinonimo di qualità al ribasso poiché quest’anno diverse squadre si sono attrezzate per un campionato importante. In vetta, come già detto, c’è il Palermo che ha dovuto fare i conti con le difficoltà che si incontrano quando si scende di categoria. La Serie B è un campionato profondamente diverso da quello di A poiché i ritmi di gioco sono più alti ed è molto più arduo sviluppare manovre in profondità. Più che avere giocatori di categoria superiore, è importante trovare il giusto equilibrio tra i reparti e l’armonia di squadra. Quando il gruppo è particolarmente coeso e i reparti sono ben collegati tra loro, eseguendo nel migliore dei modi entrambe le fasi di gioco, i risultati che si conseguono sono positivi e in alcuni casi davvero sorprendenti.
Non resta che aspettare il giro di boa per capirne qualcosa di più o forse anche febbraio o marzo, quando i giochi saranno chiusi per quanto riguarda il mercato e tutte le squadre avranno assunto una propria identità. L’impressione attuale è che ci siano tre o quattro squadre che hanno qualcosa in più e che potrebbero allungare di qualche punto. Se ci dovesse essere una fuga, quelle che mettono la testa fuori ora, potrebbero rimare lì su fino in fondo e cullare il sogno di approdare nella massima categoria fino a maggio.
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