In cima alla classifica piloti il vantaggio di Hamilton è sempre molto risicato anche dopo il round di Sochi. Sfrutta il suicidio di Norris e fa 100 in carriera ma non scappa. Limita i danni Verstappen che arriva secondo partendo dal fondo ma avrà una power unit più fresca rispetto al suo diretto avversario. Appuntamento tra due settimane in Turchia.
Lewis Hamilton, 10(0) e lode: Soffre tanto la velocità di Norris prima della pioggia ma vince, gestisce la rimonta e cambia idea sulle intermedie dopo l’iniziale rifiuto. La lotta mondiale è ancora viva.
Max Verstappen, 10: Dall’ultima fila al secondo posto. Bisogna dire altro?
Carlos Sainz Jr., 7.5: Gara molto positiva dello spagnolo che non va in difficoltà con l’arrivo della pioggia sfruttando a pieno la chiamata ai box per le intermedie. Avrebbe voluto vincere, ma anche così va bene.
Daniel Ricciardo, 7: Dopo la vittoria a Monza sognava un altro weekend da protagonista ma si deve accontentare di una quarta posizione conquistata con la pioggia.
Valtteri Bottas, 6.5: Problemi al motore(almeno cosi dicono le fonti Mercedes, ma non ci crederò mai) lo mettono davanti a Max Verstappen, la sportività del finlandese nel non giocare sporco quando il 33 passa dalle sue parti è da lodare. Non saranno stati contenti ai box.
Fernando Alonso, 7: Il solito leone che non molla di un cm in ogni situazione. Regala lezioni di guida.
Lando Norris, 5: Ha perso la gara per una SUA decisione. Scommessa persa. Pazienza, ne trarrà insegnamento.
Kimi Raikkonen, 7.5: Torna dal covid e porta l’Alfa a punti. Good job!
Sergio Perez, 6.5: A lungo una spina nel fianco di Hamilton, ha sicuramente dato una mano al suo compagno di squadra.
George Russell, 8: Sabato rischia di far la pole, domenica poi lotta come un leone ma nulla può contro monoposto molto più prestazionali.
Lance Stroll, 5: Cosa gli sarà passato per testa quando ha stretto Vettel sul muro lo sa solo lui. Manovra pericolosissima.
Sebastian Vettel, 6: Bravo a non perdere le staffe quando il vicino di box canadese prova a stamparlo a muro. Poi guida i meccanici indicando loro il momento giusto per la sosta, meteorologo tra gli altri mestieri.
Pierre Gasly, 5: Ci ha abituati a gare di gran rincorsa e di sorpassi, in Russia pare aver perso la verve.
Esteban Ocon, 5.5: Anonimo.
Charles Leclerc, 7: Ok, l’azzardo sul finale non ha pagato ma valeva la pena rischiare perchè non c’era nulla da perdere, è brutto da dire ma è così. Ma il capolavoro il monegasco lo compie in partenza ed è proprio quello spunto che vogliamo premiare.
Antonio Giovinazzi, 5: L’attenuante della radio non funzionante non può reggere e non può essere l’alibi per la prestazione da dimenticare. Ah, il botto in qualifica aggrava la sua posizione. Weekend da dimenticare.
Yuki Tsunoda, 4: In confusione totale. La magia dell’esordio si è già esaurita e l’impressione che il talento sia scomparso si sta trasformando in certezza.
Nikita Mazepin, 6: A parte il fatto che ha preso 4 secondi dal compagno di squadra in qualifica, in gara non crea disagi per sè e per gli altri.
Antonio Maimone
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