Altra giornata di calcio in giro per l’Europa con il terzo turno di UEFA Euro 2020. Ieri si è assistito al pari tra Galles e Svizzera (1-1), alla storica vittoria della Finlandia ai danni della Danimarca (0-1) e al secco 3-0 del Belgio rifilato alla Russia.
Tanta paura per Eriksen, il quale è stato colpito da un malore nel bel mezzo della sua partita. Il danese, per fortuna, adesso è in condizioni stabili.
Oggi sono stati inaugurati il Girone C con Inghilterra-Croazia e il Girone D con Austria-Macedonia del Nord e Olanda-Ucraina. Ecco cosa è successo.
56’ Sterling
I croati, finalisti del mondiale 2018 in Russia, fronteggiano una giovane ma talentosa nazionale inglese nel cuor di Londra, a Wembley. Questi gli undici scelti, rispettivamente, dal CT dell’Inghilterra Soutghate e da quello della Croazia Dalic.
Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Mings, Trippier; Phillips, Rice; Sterling, Mount, Foden; Kane.
Croazia (4-1-4-1): Livaković; Vrsaljko, Ćaleta-Car, Vida, Gvardiol; Brozović; Kramarić, Modrić, Kovačić, Perišić; Rebić.
Una gara che ha visto l’Inghilterra meritare la vittoria già dai primi minuti, quando Foden bacia il palo dopo un bel tiro a giro dal versante destro dell’area di rigore e una conclusione potente da fuori di Phillips neutralizzata da Livaković. Pressione alta per i primi 30’, poi la Croazia tenta timidamente di reagire ma senza occasioni degne di nota fino al minuto 54’: destro dal limite di Modric troppo debole per impensierire Pickford, il quale blocca in due tempi.
Nella ripresa, l’Inghilterra non parte con un pressing aggressivo: attende i suoi avversari per poi provare a costruire in contropiede. Ed è così che trova il gol. Minuto 56’: pallone recuperato dalla propria metà campo, Phillips verticalizza palla al piede, spacca il centrocampo croato e poi serve centralmente Sterling, il quale controlla e calcia un tiro non irresistibile. Complice la leggera deviazione di Vrsaljko, Livaković non riesce a neutralizzare e la palla termina in rete. È il quindicesimo gol dell’attaccante in forza al City con la maglia dei Tre Leoni.
I croati accusano il colpo ed è quindi la nazionale di Soutghate che va vicina al raddoppio: prima Kane si divora a porta vuota il 2-0 su assist di Foden, poi è pericoloso Mount con una punizione che sfiora la traversa. In mezzo a queste occasioni, un sinistro smorzato di Rebic in area avversaria, non insidioso. I ritmi si stabilizzano, la Croazia nel finale si fa vedere di più nella metà campo avversaria ma l’Inghilterra tiene e conquista una preziosa vittoria all’esordio nella competizione. In attesa della sfida tra Scozia e Cechia, gli inglesi si prendono la vetta del Girone C di Euro 2020.
18’ Lainer (A), 28’ Pandev (M), 78’ Gregoritsch (A), 89’ Arnautovic (A)
Divertente il confronto tra due potenziali sorprese di questo Euro 2020, vale a dire Austria e Macedonia del Nord, quest’ultima alle prese con la prima storica fase finale di una competizione internazionale. Ecco gli undici delle due nazionali scese in campo all’Arena Nazionale di Bucarest.
Austria (4-2-3-1): Bachmann; Lainer, Dragovic, Hinteregger, Ulmer; Laimer, Schlager; Baumgartner, Sabitzer, Alaba; Kalajdzic.
Macedonia del Nord (5-3-2): Dimitrievski; Nikolov, Ristovski, Velkovski, Musliu, Altioski; Bardi, Ademi, Elmas; Trajkovski, Pandev.
Dopo 15’ di studio, è l’Austria a prendere per prima le misure alla Macedonia e a trovare il gol del vantaggio. Minuto 18’: Sabtizer (uno dei maggiori protagonisti della gara) libera dalla sinistra Lainer. Assist al bacio per quest’ultimo che calcia al volo e spiazza Dimitrievski per lo splendido 1-0. Crescono gli austriaci, vicinissimi al raddoppio con Kalajdzic, stavolta il portiere macedone si fa trovare pronto.
Proprio quando la gara sembrava in controllo, la dea bendata strizza l’occhio alla Cenerentola dell’Europeo: pasticcio difensivo dell’Austria, Bachmann cerca di uscire in anticipo, sbatte contro Alaba e non addomestica il pallone. Un gioco da ragazzi per l’intramontabile Pandev che deve solo appoggiare la palla a porta vuota, regalando l’1-1 alla Macedonia.
Si gioca in verticale e la gara è anche gradevole sebbene non ci sia una girandola di occasioni. Ancora Sabtizer protagonista con un gran cross per Gregoritsch: colpo di testa eccellente e angolato, ma Dimitrievski si supera.
Il numero 11 austriaco, però, si fa perdonare al 77’, quando sfrutta il traversone di capitan Alaba dalla sinistra e, con il mancino, approfitta di un’uscita non irresistibile di Dimitrievski, insaccando la palla del 2-1.
Grande cuore della Macedonia fino alla fine, ma non basta per trovare il pari. Anzi, l’Austria al minuto 89’ la chiude definitivamente con uno dei suoi calciatori più rappresentativi, Arnautovic. Rimessa laterale dalla destra, scambio veloce e difesa macedone un po’ ferma: Arnautovic salta il portiere e insacca. 3-1 il risultato finale, l’Austria comincia bene il suo Euro 2020.
52’ Wijnaldum (O), 58’ Weghorst (O), 75’ Yarmolenko (U), 79’ Yaremchuk (U), 85’ Dumfries (O)
Chiude il quadro della domenica serale di questo Euro 2020 un altro match di cartello: la nazionale olandese allenata da De Boer contro quella ucraina diretta da Shevchenko. Le formazioni ufficiali:
Olanda (5-3-2): Stekelenburg; Dumfries, Timber, De Vrij, Blind, Van Aanholt; De Roon, Wijnaldum, F. de Jong; Weghorst, Depay.
Ucraina (4-1-4-1): Bushchan; Karavaev, Zabarnyi, Matviyenko, Mykolenko; Zinchenko; Yarmolenko, Sydorchuk, Malinovskyi, Zubkov; Yaremchuk.
Ancora 5-3-2 per il CT De Boer, nonostante alcune critiche provenienti dalla stampa. Tuttavia, la squadra gioca un ottimo calcio e mette in difficoltà gli avversari quasi da subito: Yarmenchuk prova per l’Ucraina, tiro ribattuto e contropiede di Depay che va dritto in porta e carica il sinistro, ma Bushchan fa muro.
Successivamente, si assiste a molteplici occasioni degli olandesi: prima Dumfries, tiro murato. Poi Wijnaldum raccoglie un cross arretrato ma spara alto. Tutto ciò in soli 10’.
L’Ucraina è costretta a sostituire per infortunio Zubkov con Marlos, ma la musica non cambia: ancora altre palle gol per Van Aanholt e Weghorst, quest’ultimo si divora l’1-0 cercando di scavalcare il portiere avversario dopo essere stato imbucato in area. Quest’ultimo, però, si fa trovare pronto. Sono almeno 5 le occasioni nitide per il vantaggio olandese, Ucraina al tappeto.
La ripresa inizia con l’andamento del primo tempo: Olanda a tutto campo, pressing straripante, Stekelenburg non pervenuto. Stavolta, però, i gol arrivano.
Minuto 56’: azione che si sviluppa sulla destra, cross teso e basso intercettato da Bushchan, poi Depay devia ma è Wijnaldum che, come un treno, si fionda sul pallone e la spara nell’angolo alto sinistro di porta.
Passano appena sei minuti e arriva il raddoppio. Palla controllata dalla destra da Dumfries, che lotta con Mykolenko in area. La palla non viene spazzata e per Weghorst è un invito a nozze: siluro sul primo palo e 2-0, convalidato dal Var dopo un controllo per presunto contatto falloso.
Serve necessariamente una giocata per rimettere in gioco l’Ucraina. L’Olanda il terzo gol non lo trova e, dal nulla, la giocata arriva e la partita cambia.
Minuto 75’: Yarmolenko viene servito al limite dell’area da Yaremchuk e calcia un meraviglioso e imparabile tiro a giro che toglie la ragnatela dall’angolo, riaprendo la gara. Quest’ultima viene riacciuffata definitivamente al 79’: cross delizioso di Malinovskyi e di testa Yaremchuk batte Stekelenburg. 2-2.
Partita concitata e dal pronostico incerto, ma chi ne esce vittorioso alla fine è l’undici olandese. Ne mancano cinque alla fine: Ake getta in area un pallone morbido raccolto egregiamente da Dumfries, il quale, di testa, infila il portiere ucraino (non perfetto) per la terza volta.
Girandola di emozioni che si conclude con il 3-2 olandese, vittoria fondamentale nello scontro più importante del Girone D di Euro 2020.
Il programma di Euro 2020 per domani, invece, prevede il match delle 15,00 tra Scozia e Cechia, alle 18,00 debutta il Gruppo E con Polonia-Slovacchia e in serata esordio della Spagna contro la Svezia alle 21,00.
Gabriele Paratore
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