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Coppa Italia: Napoli campione, Juve ko ai rigori. Sarri a mani vuote
17 Giugno 2020
CalcioVoci di Sport

Coppa Italia: Napoli campione, Juve ko ai rigori. Sarri a mani vuote

Home » Voci di Sport » Calcio » Coppa Italia: Napoli campione, Juve ko ai rigori. Sarri a mani vuote

Il Napoli vince la 73ª edizione della Coppa Italia, battendo la Juventus per 4-2 ai calci di rigore, dopo lo 0-0 maturato tra primo e secondo tempo. Decisivi gli errori di Dybala e Danilo, i primi due rigoristi dei bianconeri, mentre è Milik – ironia della sorte, possibile futuro sposo della Vecchia Signora – a mettere dentro il tiro della vittoria. Per gli azzurri si tratta della sesta Coppa Italia della loro storia, la prima dal 2014: la società partenopea supera così il Milan nell’albo d’oro del trofeo, agganciando la Fiorentina. Davanti al Napoli soltanto Inter e Lazio (7), Roma (9) e la stessa Juventus (13). Primo trofeo in Italia, inoltre per Gennaro Gattuso, che nega la stessa gioia a Sarri, ancora a mani vuote. 

Quest’ultimo, che deve fare a meno di Khedira, assente a causa di un fastidio muscolare all’adduttore destro (le condizioni del centrocampista tedesco verranno valutate nel dettaglio nella giornata di domani), conferma Buffon tra i pali. Per l’eterno portierone bianconero si tratta della decima finale di Coppa Italia in carriera, l’ottava con la Juventus.

Davanti al classe ‘78, la coppia difensiva è composta da Bonucci e De Ligt, con Cuadrado e Alex Sandro sulle corsie esterne, Pjanić, Bentancur e Matuidi in mezzo al campo e Dybala, Douglas Costa e Cristiano Ronaldo a comporre il tridente d’attacco (out il grande ex di turno Gonzalo Higuaín, che non ce la fa a recuperare).

Gattuso, dal canto suo, schiera Meret in luogo di Ospina, squalificato nella recente semifinale con l’Inter, e Maksimovic al fianco di Koulibaly, con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce, Fabian Ruíz, Demme e Zielinski a centrocampo e Callejón e Insigne a supporto di Mertens in attacco.

Nelle prime battute, entrambe le squadre faticano a costruire occasioni degne di nota. In avvio di gara, si segnala un tentativo di Cristiano Ronaldo, che approfitta di un retropassaggio sbagliato da Callejón: il destro potente ma non abbastanza angolato del portoghese non crea particolari problemi a Meret, che respinge la conclusione. Stessa sorte per Bentancur, il cui tiro dalla distanza non impensierisce più di tanto il portiere scuola Udinese.

Coppa

Sarri resta a secco in Italia: dopo la Supercoppa italiana, il tecnico della Juventus fallisce anche l’appuntamento con la Coppa Italia.

Sul fronte opposto, il Napoli mette in seria difficoltà la Juventus nel finale di primo tempo, con Buffon che devia in calcio d’angolo una conclusione da distanza ravvicinata di Demme. L’estremo difensore campione del mondo si fa trovare pronto anche su un destro insidioso di Insigne dalla distanza, col numero 24 del Napoli che colpisce anche un palo su calcio di punizione.

Poco altro di rilevante nella prima frazione di gioco, con una miriade di errori, anche piuttosto evitabili e banali, da una parte all’altra, che denotano una condizione non certo ottimale per entrambe le squadre (difficile chiedere di più dopo poco più di tre mesi senza calcio giocato). Che non sarebbe bastata una partita, seppur importante – entrambe hanno giocato la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia meno di una settimana fa – era abbastanza prevedibile e scontato.

Nella ripresa, poco dopo l’ora di gioco ci prova Bonucci con un destro da lontano, che però finisce comodamente tra le braccia di Meret. Poco dopo, entrambi gli allenatori cercano l’apporto di forze fresche dalla panchina: Gattuso getta nella mischia Politano – che poco dopo il suo ingresso impegna Buffon con un sinistro debole dalla distanza – e Milik, che rilevano rispettivamente Callejón e Mertens, mentre Sarri sostituisce Douglas Costa con Danilo, avanzando Cuadrado nel tridente d’attacco.

A circa venti minuti dal termine, Meret respinge un tiro a giro di sinistro di Dybala sugli sviluppi di un calcio di punizione da posizione defilata. La risposta del Napoli non si fa attendere, con Milik che getta alle ortiche una grandissima occasione, calciando alto di prima intenzione da posizione più che invitante. Nel finale, Sarri si gioca la carta Bernardeschi, che rimpiazza un opaco Pjanić per provare a dare la scossa giusta dalla panchina.

A poco più di dieci dal termine, Hysaj e Allan sostituiscono Mario Rui e Fabian Ruíz. Proprio su un traversone del terzino albanese, Politano svetta di testa e prova a sorprendere Buffon, con quest’ultimo che blocca abbastanza agevolmente. Poco più tardi, Insigne non sfrutta nel migliore dei modi un cross dello stesso Politano, stoppando bene di petto ma calciando alto col sinistro da pochi passi. Tocca poi a Ramsey fare il suo ingresso in campo, col gallese ex Arsenal che subentra a Cuadrado.

In pieno recupero, clamorosa occasione per Maksimovic, che salta prepotentemente di testa sugli sviluppi di un corner dalla sinistra: straordinario riflesso di Buffon, che compie una parata prodigiosa. Sulla ribattuta ci prova Elmas da due passi, colpendo il palo. È l’ultima vera chance dei tempi regolamentari. Finisce 0-0, si va ai calci di rigore. Per la Juve, Dybala si fa ipnotizzare da Meret e Danilo calcia alto. Risultano quindi vani i rigori segnati da Bonucci e Ramsey, mentre per il Napoli vanno a segno tutti: Insigne, Politano, Maksimovic e Milik. La Coppa Italia è degli azzurri, con l’ex Sarri che rinvia ulteriormente l’appuntamento col primo trofeo in bianconero. 

Dennis Izzo

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Dennis Izzo

About Dennis Izzo

Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Nel 2016 consegue il diploma scientifico e in seguito si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.

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