È arrivata la notizia che tutti i tifosi catanesi non volevano mai sentire: l’asta per l’acquisizione del titolo sportivo del Calcio Catania è andata deserta e ora spetterà al Tribunale decidere come procedere.
Sono due le possibilità: la prima sarebbe quella di concedere ulteriore tempo per presentare una nuova offerta, che avrebbe come basa d’asta un quinto rispetto a quella prefissata inizialmente; mentre l’ipotesi più tragica sarebbe quella di dichiarare sportivamente fallito il club etneo con l’imminente esclusione dal campionato.
Questa è una sconfitta non solo per lo sport, ma per un’intera città, visto che un tempo Catania era considerata la Milano del sud. Ma negli ultimi anni questa nomina è andata piano piano scemando, considerando che vari imprenditori hanno deciso di non investire quasi più nel capoluogo etneo.
Il discorso non riguarda solo il calcio, ma anche altri rami. Basta pensare ai casi di Pfizer e Intel, con la prima che, dopo varie valutazioni, sembrerebbe voler chiudere i battenti con un centinaio di dipendenti che sono stati messi in crisi. Per quanto riguarda Intel si era parlato della possibilità di aprire un impianto ai piedi dell’Etna, ma alla fine è stato deciso di non puntare sulla Sicilia: un’ennesima sconfitta non solo per il Calcio Catania, ma anche per la Trinacria.
Tornando al discorso calcistico e sportivo bisognerà attendere i prossimi giorni per capire se ci siano spiragli, ovviamente prima del 28 febbraio, data di scadenza dell’esercizio provvisorio.
Alessandro Zappalà
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