Sei donne “normali”, lontane anni luce dalla perfezione fisica dei cosiddetti “angeli” di Victoria’s Secret, decidono di sfoggiare i costumi del celebre marchio. Il risultato? Un servizio fotografico all’insegna dell’entusiasmo e dell’autoironia, come testimoniano gli scatti che ritraggono il team femminile del sito BuzzFeed con indosso alcuni modelli di costume da bagno, resi noti da bellissime da copertina come Adriana Lima, Heidi Klum, Alessandra Ambrosio.
Imitando anche le pose delle top model, hanno così messo in rilievo la vera realtà del corpo delle donne: magro, rotondo, con inestetismi, non esattamente tonico, con molto o poco seno. Un sollievo per quelle donne che, aspettando con timore la prova costume, subiscono il senso di colpa di non essere riuscite a completare il programma della palestra e della dieta, perché troppo prese dagli impegni familiari e/o di lavoro; o più semplicemente, il sollievo di considerare la bellezza come il riflesso di una serenità interiore, che non può essere “regalata” da un intervento di chirurgia o medicina estetica, apprezzando così i difetti e le imperfezioni che ci rendono uniche. Si cresce, purtroppo, idealizzando la figura della donna, sfogliando quelle copertine patinate, e si spera che un giorno ci si rispecchi poi così belle e sicure proprio come quelle modelle sui giornali.
Le sei “modelle per un giorno” hanno detto la loro sulle assurde pose delle modelle e sulla effettiva praticità dei costumi stessi: «Mi dispiace vedere che si ha solo e sempre lo stesso esempio di “corpo da bikini” e della bellezza in generale, siamo come forzati a vedere solo un’immagine. Mi piacerebbe tanto vedere una come me, una donna normale, nelle pagine di un magazine, ma credo dovrò ancora aspettare un po’ », ha detto Nina, che per fare il suo scatto avuto non pochi disagi: faceva freddo, per bagnarsi un po’ i capelli come la modella ha dovuto tuffarsi nel gelido Pacifico, la sabbia sulle ginocchia non era piacevole e, per quanto si sia sforzata ad assumere pose simili alla modella, si è sentita molto goffa e impacciata. Per di più, dato che ha un seno prorompente, ha detto, inoltre, di non essersi sentita a suo agio e di trovare raramente un costume che possa sorreggerlo e farla sentire a suo agio. Allison invece, non ama i bikini perché «mostrano troppo» ed essendo molto timida, dice di indossare sempre un tipo specifico di costume. «Tutti hanno cellulite, cicatrici e smagliature. Ma dobbiamo ricordarci che solo noi siamo concentrate su questi piccoli problemi, agli altri non importa. Il fatto è che in un istante di fotografia tutto ciò che è imperfetto viene ripreso e che solo photoshop può cancellarlo, quindi nulla di ciò che vediamo nei cataloghi e magazine è reale, ricordiamocelo!» ha inoltre aggiunto.
Sheridan, che aveva solo 13 anni quando ha iniziato a lottare con il suo corpo, insicura di sé e come molte adolescenti adesso era continuamente esposta a questi corpi perfetti, ironicamente ha commentato:.«Immaginate quanto sono stata contenta quando ho dovuto indossare questo costume e mettermi a confronto proprio a Behati Prinsloo, niente di meno che la sposa di Adam Levine, parliamone!». Nonostante l’accettazione di sè, del suo corpo e delle sue generose forme, non riesce a trovare un costume che faccia per lei, che le supporti il seno e la faccia sentire un po’ di più a suo agio. Lara invece dichiara: «Penso sia davvero difficile guardare le donne dei magazine e relazionarci con loro: sono davvero perfette! Per tutta la mia vita ho pensato: se mi alleno di più, se mangio meno e mi sforzo allora potrò raggiungere quell’obiettivo. Ma non l’ho mai fatto!». Il suo desiderio è quello di poter prendere tra le mani un magazine e di trovare donne simili a lei, e non emulare donne lontane anni luce dalla realtà.
Kristin ha definito il servizio fotografico «un sabotaggio» alla sua immagine: ogni volta che alzava un braccio c’era il rischio che si vedesse il seno. «In questa foto ho potuto vedere me stessa come un gigante marshmallow. Ma che dire, i marshmallow sono buonissimi, così come lo sono io, e così come lo siete tutte voi donne!». Invece Kirsten ha ammesso di aver odiato uscire dalla sua comfort zone, quindi fare qualcosa che fosse al di là della solita routine e che soprattutto facesse scoprire il suo corpo. Era molto ansiosa e si è così espressa al riguardo: «La cosa che non mi piace di questi magazine è che tendono a volerti far sentire uno schifo, io la vedo così! Prima guardo il costume, poi la modella, e poi mi guardo, ma non mi sento mai rappresentata. Sono donne bellissime, meravigliose e questo lo riconosco senza dubbi. Ma il problema è che non rappresentano come sono le donne nella realtà».
Il coraggio che hanno avuto queste donne è da ammirare: non tutte sarebbero disposte a mettersi in gioco così, con tutte le loro insicurezze e la consapevolezza che queste foto sarebbero state viste da milioni di persone. Ciò serve a ricordarci ancora una volta che ogni donna è unica così come è, con le caratteristiche del nostro fisico a rendere speciali agli occhi di chi ci ama.
Chiara Grasso
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