«La lettura è solitudine», scrive Italo Calvino. Leggere un buon libro, in effetti, significa spesso ritagliare per sé un angolo di pace e silenzio, lontano dal caos e dalla frenesia della quotidianità. Chi dice, però, che la lettura non possa diventare un momento di condivisione e di confronto? A tal proposito, si moltiplicano sempre di più, anche in Italia, i cosiddetti book club o gruppi di lettura. Che si tengano in libreria, in biblioteca o sul web, i club del libro raccolgono gli appassionati di libri dai gusti letterari più disparati, i quali accettano di leggere un testo comune da discutere e commentare. Fondamentali sono l’amore per i libri e, soprattutto, il rispetto per l’opinione altrui. Ecco, quindi, tre buone ragioni per entrare a far parte di un gruppo di lettura.
Entrare a far parte di un gruppo di lettura, in conclusione, può rappresentare realmente un’esperienza di crescita personale e umana,purché questa sia all’insegna del rispetto del parere altrui e della creazione di rapporti non solo intellettuali ma anche di amicizia.
Debora Guglielmino
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