TEL-AVIV- La regina Cassiopea l’ha fatta grossa, stavolta. Presa da manie di superiorità e narcismo, snobba la bellezza delle figlie di Poseidone, il quale comincia a devastare l’intera città, preso com’è dalla rabbia. Poiché punire i veri colpevoli non fa comodo a nessuno, il potente dio prende di mira la figlia della vera responsabile, Andromeda, e la incatena a uno scoglio in mezzo al mare che bagna Tel-Aviv.
La principessa sbianca dalla paura, in balia delle onde tumultuose, ma per fortuna ha tra i migliori trucchi waterpoof in commercio, che le permettono di apparire impeccabile anche con il vento forza 9. Un giovane, passando di lì, resta non a caso ammaliato dall’incredibile realisticità di quella che crede essere una statua di marmo; quando, tuttavia, si accorge che costei sta piangendo, realizza che si tratta di una donna in carne e ossa e decide di salvarla. Prima, però, Perseo, che nella vita conduce una significativa lotta contro le meduse, rovista nelle borsa e per pura coincidenza vi trova il regalo di nozze acquistato per la propria madre: la testa mozzata di una donna dallo sguardo pietrificante. Poi, per assicurarsi che la fanciulla abbia tutte le carte in regola per un’eventuale relazione, le chiede informazioni riguardo alla sua esistenza, ma la timidissima Andromeda risponde solo con qualche accenno, forse perché non si sente del tutto a proprio agio. Intanto, infatti, un mostro marino si avvicina pericolosamente alla ragazza per mangiarla, cosicché Perseo sfodera tutto il coraggio di cui è capace e chiede ai genitori della ragazza se può sposarla. Una volta superata l’impresa e ottenuto una risposta affermativa, il giovane eroe è sicuro di non fare fatica a vuoto e ammazza il pericoloso animale, liberando la principessa.
In cielo la costellazione che raffigura la ragazza incatenata è rappresentata da una sorta di A allungata e si trova a sud di Cassiopea, le cui stelle sono facilmente individuabili perché appaiono come una M o una W.
Claudia Rodano
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