Che si punti sulla vanità femminile pur di vendere determinati prodotti è un conto, ma che lo si faccia invogliando i destinatari di una pubblicità a credere di tenere a sé stessi solo se si acquistano le merci sponsorizzate è un altro conto. Ci sono slogan “vecchi” quasi un ventennio, infatti, che continuano a proporre una specifica linea di shampoo o un mascara specifico sottolineando che chi vale o chi si prende cura di sé non può fare a meno di utilizzarli. Alcune di queste frasi ormai diventate patrimonio comune sono state leggermente modificate da un anno all’altro, tuttavia il loro messaggio di fondo è rimasto invariato: a fare la differenza fra una donna di classe, che sa come volere bene al proprio corpo e come dimostrare di mantenersi in forma dentro e fuori, è l’acquisto di una matita per gli occhi griffata o di una crema anti-rughe dal prezzo piuttosto sproporzionato rispetto alle dimensioni della confezione.
È chiaro che ad abboccare non è tanto il target di donne comprese fra i trenta e i cinquant’anni, bensì quello delle ragazze più giovani e degli uomini dalla mentalità più ristretta. Che in una società già contagiata dall’idea di strumentalizzare il corpo femminile si insista quotidianamente e per anni nel dire che non si è una Donna (con la “d” maiuscola) se non ci si trucca tutte le sere, se non si usano certe strisce depilatorie o se ci si lava i capelli con sostanze diverse rispetto agli articoli sponsorizzati, infatti, non è granché produttivo. Forse, grazie a questi tormentoni, il numero di acquirenti aumenta, ma in che misura aumenta il numero di persone consapevoli della propria dignità umana al di là dell’aspetto fisico curato sempre e comunque nei minimi dettagli?
Non è un reato promuovere cosmetici nella maniera più attraente possibile, tuttavia non lo sarebbe neppure mostrare donne che si informano sulla cronaca internazionale più recente, che leggono almeno un romanzo a settimana o che sanno affrontare la fase successiva al seducente “battito di ciglia” nel corso di un appuntamento galante. Quanto varrebbe una donna così e quanto dimostrerebbe di prendersi cura di sé, se andasse ben oltre la depilazione giornaliera o l’utilizzo di una piastra a cristalli liquidi? Nessuna pubblicità lo ha ancora fatto sapere.
Eva Luna Mascolino
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