Il De Young Museum di San Francisco ospita un evento senza precedenti. Fino al 6 gennaio 2019, infatti, sarà possibile partecipare alla prima esposizione di moda islamica. Tra abiti, fotografie e opere d’arte l’obiettivo è quello di mostrare che la libertà d’espressione passa anche attraverso lo stile d’abbigliamento.
Per modest fashion si intende la moda che rispetta i precetti e le regole della religione islamica. Si tratta di un fenomeno culturale ed economico chiaramente in forte ascesa negli ultimi anni. Infatti, ormai ha conquistato il proprio spazio anche sulle passerelle più importanti. I musulmani sono circa due miliardi e sono sparsi in varie e vaste zone del globo, perciò anche lo stile e l’abbigliamento vengono influenzati dagli usi e dai costumi particolari di ogni luogo. Ciò fa sì che questo ambito del fashion sia una moda multiculturale, molto intrigante soprattutto per l’industria e per il mercato.
Secondo le previsioni del Global Islamic Economy Report, gli acquirenti e i consumatori della modest fashion arriveranno a spendere 320 miliardi entro il 2022. Già da qualche anno si parla, però, di cifre esorbitanti: nel 2016 i miliardi spesi sono stati 219. Vista la rapida ed incessante crescita di quello che può essere considerato il maggiore fenomeno di costume dell’ultimo periodo, un museo ha deciso di aprire le proprie porte alla prima mostra. L’esposizione Contemporary Muslim Fashion è ospitata dal De Young Museum di San Francisco ed è il primo evento che approfondisce questo genere.
Quando si pensa all’abbigliamento delle donne islamiche i primi capi che saltano alla mente sono l’hijab, le gonne molto lunghe, i turbanti. Insomma si pensa a tutto ciò che non vada a mettere in evidenza la forma del corpo. L’obiettivo di questa mostra è principalmente quello di dimostrare che anche la modest fashion, in realtà, presenta una miriade di sfumature. Non si tratta di uno stile sempre uguale a se stesso, ma è creativo e in costante evoluzione grazie alla multietnicità. Contemporary Muslim Fashions non solo mette in mostra la creatività e la sapienza degli stilisti e dei designer più celebri, ma manda un messaggio importante alle donne in direzione della libertà d’espressione.
La libertà di scegliere il proprio stile, pur rispettando i canoni religiosi, l’estrosità e la fantasia, hanno trovato il loro centro di esplosione sui social network. Tra questi il più adatto a mostrare e a diffondere la nuova moda islamica è Instagram, assiduamente utilizzato dalle modelle e dalle aziende di moda. Per esempio la top model con l’hijab Halima è diventata un simbolo positivo per le nuove generazioni musulmane grazie alle foto che posta sul suo profilo. Questa mostra quindi va soltanto a porre il focus sul vasto mondo della moda musulmana, cercando di renderlo affascinante e coinvolgente anche grazie ai messaggi di creatività e libertà espressiva.
Sara Tonelli
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