Instagram censura l’hashtag #curvy e scoppia la polemica, mentre gli altri hashtag come #skinny #anorexia o #proana invadono il web. In Italia le teenagers accusano la fashion blogger Chiara Biasi di essere troppo magra e lei risponde: «Basta fare i dottori».
Da pochi giorni gira la notizia che il secondo social network più famoso al mondo, instagram, ha censurato l’hashtag #curvy perché con questo termine venivano pubblicate tante foto osé che non rientravano nella linea guida del social. Adesso è una vera battaglia: per esprimere lo stesso concetto di formosità o delle plus size (dalla taglia 46 in su) le teenagers utilizzano #curvygirl o #curvywoman, perché la bellezza va proclamata anche con i chili in più e in tutte le sue forme. In Italia, per una questione praticamente opposta, le ragazzine si sono accanite contro la fashion blogger Chiara Biasi e Influencer commentando sotto le sue foto che la ritraggono in bikini: «Sei troppo magra» o «Sei tutta ossa»; lei non è riuscita ad ignorare queste parole e ha voluto ribattere scrivendo su facebook: «Basta fare i dottori, iniziate a fare gli psicologi e a smetterla di lasciare commenti senza un minimo di tatto o addirittura con insulti».
Ci ritroviamo in una società dove per un motivo o per un altro, che tu sia magra o più in carne, si viene criticate, solo perché ci si espone, ci si mette in mostra, o promuove un brand. Si è sotto la grinfie dei commenti più cattivi e provocatori di persone che nella realtà hanno gli stessi problemi, se non peggiori, e magari il giorno prima quando si incontrano per strada fanno complimenti per il vestito o per la silhouette. È giusto che ognuno la pensi come vuole, ma quando si è un’Influencer, soprattutto delle teenagers o una modella plus size, è importante mandare messaggi positivi perché attraverso le foto i sintomi di salute fisica o mentale vengono lanciati come frecce e le adolescenti sono più esposte a seguire, ad imitare, ad idolatrare modelle senza essere seguite da esperti, nutrizionisti, o semplicemente ascoltate da genitori troppo assenti.
Adolescenti che a volte capiscono fin troppo bene internet e lo utilizzano negativamente, genitori che passano sopra a piccoli sintomi di malessere, sono tanti i fattori dentro il pentolone delle grandi malattie di oggi quali la bulimia o l’anoressia. Alla fine non ci resta che prendere spunto dalle Satire di Giovenale il cui motto recita «Mens sana in corpore sano (Mente sana in un corpo sano)».
Barbara Di Benedetto
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