BOLOGNA – I momenti di malinconia e i leggeri veli di tristezza che spesso arrivano con in sopraggiungere della fredda stagione autunnale sono dovute anche alla mancanza del caldo sole estivo. Sono molte le ricerche scientifiche che hanno analizzato in alcuni alimenti la proprietà di agire direttamente sui neurotrasmettitori e sui neuroni per modificarne l’espressione e permettere al buon umore di ritornare. Uno degli alimenti che ha la capacità di far tornare il sorriso è il cioccolato.
Bologna attende, come ogni anno, la metà di autunno per far sì che residenti e turisti curino il loro umore durante le cinque giornate dedicate al Ciocco Show, la fiera del cioccolato. Anche quest’anno i portici del capoluogo emiliano ospitano i numerosi stand dal dolce sapore e dagli effluvi di cacao. Non solo questi ultimi fungono da parcheggio per gli stand provenienti da tutte le regioni d’Italia: infatti, oltre a via Ugo Bassi, dove quest’anno si scopre la novità di un caffè letterario, Piazza Maggiore offre un cordone di cioccolaterie dirimpetto alla Basilica di San Petronio, mentre la statua della fontana del Nettuno assiste alle migliaia di persone che gustano le più variegate specialità di cioccolato, in tutte le forme. Poco distante, il monumento di San Petronio, dallo scranno posizionato sulle mura del comunale Palazzo D’Accursio, sembra benedire quello che, anticamente, era considerato il “cibo degli dei”. Il termine tecnico del cacao è, infatti, “theobroma cacao”, che, etimologicamente, significa “cibo degli dei”. Quest’anno Piazza Galvani ospita laboratori e scuole di cioccolato aperte agli spettatori che vogliono imparare i segreti di questa gustosa cucina e, nella stessa piazza, gli stand del cioccolato siciliano appaiono tra i più iridati.
Dall’11 novembre al 15 novembre 2015, tra incontri di “Latte Art” e “Coffee Culture”, tra laboratori per bambini desiderosi di sporcarsi dolcemente le mani nelle varie attività create appositamente per i più piccoli, tra cioccolato bianco, in tazza, fondente e all’arancia, e tanti altri ancora, Bologna si colora in modo ipercalorico per il buonumore dei suoi visitatori.
Luca Occhilupo (articolo)
Paolo Terni (photogallery)
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