Il periodo del Carnevale è entrato nel vivo tra dolciumi tipici, feste in costume e sfilate di carri allegorici. Una festa che unisce grandi e piccini e affonda le proprie radici lontano nel tempo. Basti pensare alle celebrazioni riservate al culto di Dioniso (incarnazione divina dell’ebbrezza) nell’antica Grecia o alle Saturnali in epoca romana, occasione in cui si invertivano i ruoli della rigida scala sociale. Le ricorrenze religiose scandivano i ritmi solenni del calendario romano e fungevano da momenti di aggregazione per la collettività. Con il passare dei secoli, le celebrazioni religiose di impronta essenzialmente rurale e propiziatoria hanno lasciato il posto a festività dal carattere popolare.
Scherzi e travestimenti sono il segno distintivo del Carnevale, il cui etimo, sfogliando il dizionario Garzanti, raccoglie nel suo insieme feste e manifestazioni che si tengono in questo periodo dell’anno che, secondo la tradizione cristiana, precede la Quaresima. Del resto il termine deriva da carnem levare, che in latino indica quel lasso di tempo in cui è concesso il consumo di carne prima dell’inizio del digiuno quaresimale, il quale coincide con il mercoledì delle ceneri, giorno successivo al cosiddetto “martedì grasso” con cui si conclude la settimana dedita, per antonomasia, a bagordi e baldorie. Il calendario Ambrosiano merita una menzione a parte: in questo caso l’ultimo giorno dei festeggiamenti carnevaleschi corrisponde al sabato poiché, secondo la tradizione, Sant’Ambrogio non fece in tempo a rientrare in città da un pellegrinaggio per officiare la liturgia del mercoledì delle ceneri.
Tra balli in maschera e sfilate di carri allegorici, la tradizione del Carnevale vive in varie parti del mondo, così come in Italia, mantenendo intatta quell’aura di magia che lo avvolge, nonché la funzione di importante momento condivisione sociale.
Gabriele Mirabella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.