La disfunzione erettile è un problema che coinvolge circa 3 milioni di uomini italiani. Per definizione intendiamo per disfunzione erettile una difficoltà a raggiungere e a mantenere un’erezione che sia valida per ottenere un soddisfacente rapporto sessuale. Le cause sono molteplici, da forme squisitamente psicogene a cause metaboliche, ormonali, farmacologiche, vascolari. Patologie come diabete e l’ipertensione, situazioni cliniche come l’obesità o cattive abitudini come l’uso del fumo di sigaretta possono anticipare il problema della disfunzione erettile anche in soggetti di giovane età.
Talvolta però il problema nasce per motivi post chirurgici. Il paziente uomo che si sottopone all’intervento di prostatectomia radicale per un carcinoma prostatico può purtroppo derivare talvolta dall’intervento una lesione dei nervi erigendi deputati appunto alla erezione (in base all’invasività del tumore il chirurgo potrà essere più o meno conservativo) con un quadro associato di disfunzione erettile non controllabile con le classiche terapie.
L’iter terapeutico del paziente affetto da disfunzione erettile vede l’uso dei farmaci orali, di farmaci inoculati nei corpi cavernosi, terapie fisiche come le onde d’urto a bassa intensità, fattori di crescita, cellule staminali ma, talvolta, l’unica soluzione definitiva e terapeutica per la disfunzione erettile è il posizionamento della protesi peniena.
Oggigiorno con le tecniche mini invasive che richiedono in mani esperte non più di 15 minuti l’intervento e l’uso di protesi tre componenti di altissima qualità e maneggevolezza permettono all’uomo affetto da disfunzione erettile irrisolvibile di riprendere serenamente la propria vita sessuale per un benessere personale e della coppia. L’intervento consiste essenzialmente nell’inserire all’interno dei corpi cavernosi due cilindri in silicone collegati un serbatoio e attivati da una pompa nascosta nello scroto che permette di attivare il meccanismo idraulico e riempire quindi i cilindri determinando un’erezione immediata e duratura che viene interrotta con una banalissima manovra nel momento stesso in cui rapporto è terminato.
Andrea Militello
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Andrea Militello è un medico chirurgo specialista in urologia e andrologia, nato a Ravenna il 19 settembre del 1965. Ama a tal punto il suo lavoro da occupare circa 12 ore di ogni sua giornata, ma è al contempo un fervido amante dello sport anche se ormai per necessità viene relegato a praticarlo in palestra alle sei di mattina. Detiene un incarico di libera docenza all’Università Federiciana e all’Università di Ostrava ,e fa parte del comitato tecnico scientifico della Yamamoto research con qualche titolo da poter elencare (anche se non sarà questo il caso).Eletto nel 2014 e 2018 miglior andrologo d’Italia. Appassionato di videogiochi, è stato uno dei primi acquirenti della PlayStation nel lontano 1984 e durante i fine settimana piovosi spolvera il joystick per riscoprire il giocatore incallito che si cela sotto al camice; se esce il sole, però, la famiglia reclama attenzioni. Ama leggere, specialmente i thriller, mentre al cinema preferisce i film d’azione.