In un mondo, ormai, del tutto smart, in cui facciamo ogni cosa per mezzo di Internet e siamo connessi in molteplici modi e attraverso dispositivi di ogni genere, anche l’amore si sta digitalizzando, passando dai rapporti “face-to-face” a quelli “interface” (ndr). Non è molto rassicurante, questa, come notizia, ma rappresenta una delle tante verità che spiegano come il mondo si stia trasformando irreversibilmente. In tal proposito, come riporta rivistastudio.com, in Giappone è stata realizzata Mystic Messenger, un’applicazione nata con lo scopo di simulare appuntamenti fra un “avatar” e una ragazza vera, e di trasfondere, in essa, veri e propri sentimenti d’amore.
In relazione a quanto su detto, Mystic Messenger sta riscuotendo un discreto successo, soprattutto perché le conversazioni sono reali, erette su domande e risposte già preimpostate, con la possibilità ulteriore di dialogare tramite e-mail, registrazioni vocali, telefonate, e una chat operativa giorno e notte. Alcune delle ragazze che l’hanno utilizzata, o ne fanno uso tutt’ora, raccontano della nascita di sentimenti veri, e di emozioni provabili solo con esseri umani in carne e ossa. Gli Otome – questo lo pseudonimo affibbiato alle app come Mystic Messenger, e il cui significato è proprio “gioco per ragazze” –, nel mondo, sono molto più frequenti di quanto pensiamo. E se si è, a questo punto, esperti nel far nascere una storia attraverso uno schermo, non sarà un problema far collimare il principe azzurro con un manga (anche a costo, tuttavia, di soffrirne per la non veridicità…).
Anastasia Gambera
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Anastasia è una studentessa in Scienze e Lingue per la Comunicazione, ama la musica degli anni 70’, 80’ e 90’; possiede, infatti, un repertorio mentale senza eguali. Innamorata pazzamente del suo ragazzo, sassofonista e con la passione per la scrittura, vorrebbe diventare una giornalista, una calciatrice e, forse, anche una mamma spericolata.