Per l’amore, le grandi distanze sono sempre state un problema: non poter vedere e baciare il proprio partner quando si vuole è un dramma che affligge molti. Con le videochiamate si è fatto un grande passo avanti e si è data alle coppie la possibilità di passare del tempo insieme interagendo virtualmente attraverso la simulazione di un incontro faccia a faccia. Adesso, grazie alla “City University of London”, sarà possibile baciare la propria dolce metà anche se si trova a migliaia di chilometri. Come? Grazie a Kissenger.
Presentata alla conferenza di Londra Love & sex with robots insieme ad altri progetti che mostrano come potrebbe evolversi il rapporto tra uomo e macchina, la protesi di silicone Kissenger ha da subito attirato l’attenzione dei media. Il dispositivo funziona in modo molto semplice: attaccandolo alla parte inferiore dello smartphone si avrà la possibilità di baciare virtualmente il proprio partner durante una videochiamata. Mentre si bacia la protesi, un sensore rileva e registra i movimenti attuati dalle labbra replicandoli all’istante sul Kissenger della persona che si trova al di là dello schermo. I movimenti che si percepiranno saranno esattamente quelli fatti dall’altro.
Per quanto riguarda le sensazioni, come spiegato da Emma Yann Zhang, autrice del progetto, «Abbiamo voluto creare un robot con silicone che fosse in grado di dare e ricevere baci sfruttando la tecnologia del mobile. Non intendiamo stabilire ‒ continua ‒ se sia eticamente accettabile avere intimità con i robot». Nonostante ciò, però, la Zhang si dice convinta del fatto che il rapporto e l’intimità tra l’uomo e i robots non potrà far altro che aumentare. Ovviamente, Kissenger raccoglierà dati durante il suo funzionamento, come frequenza cardiaca e pressione del sangue, così da capire se gli utenti siano in grado di stabilire relazioni emotive con le macchine.
Sicuramente, baciare una protesi non è come dare un bacio alla persona amata, ma è un passo avanti per sentirsi più vicini a qualcuno che può trovarsi anche a migliaia di chilometri.
Martina Sacco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Martina è un raro esemplare di ragazza bolognese che studia a Bologna. Dopo essersi diplomata in un istituto tecnico-commerciale, ha deciso di cambiare completamente strada e chiudere con la matematica, iscrivendosi alla Facoltà di Scienze della Comunicazione. È una biondina esuberante, estremamente curiosa, ficcanaso e con la voglia di condividere ciò che reputa interessante con più persone possibili. La sua prima e unica esperienza giornalistica risale alla terza elementare, quando un giornale bolognese pubblicò diverse frasi scritte da lei e dai componenti della sua classe.