Le coperture in lamiera, sicuramente le più diffuse nel settore dell’edilizia industriale, negli ultimi anni sono state introdotte in larga misura anche in quella civile. Presentano, infatti, notevoli vantaggi, primo fra tutti l’estrema resistenza ai fattori metereologici. Inoltre, un tetto in lamiera è utile anche per il risparmio energetico, poiché riflettendo il calore, in estate l’abitazione risulta più fresca, limitando le spese di raffreddamento. Ma andiamo con ordine… innanzitutto chiariamo il concetto di lamiera: una lastra, ottenuta da semilavorati di metallo liquido e a colata continua (bramme). Il processo consiste nella laminazione di prodotti intermedi siderurgici, ottenuti tramite processi di colata oppure al laminatoio sbozzatore, appositamente destinati a successive lavorazioni. Ovviamente, in base all’utilizzo che se ne deve fare, allo spessore nonché alle dimensioni, qualità e soprattutto tipologia, possono essere differenti, tanto che oggi conosciamo diversi tipi di lamiere. Le più diffuse, in entrambi i casi edilizi, industriale e civile, sono:
Queste ultime, possono infatti presentarsi in puro zinco ma anche in leghe, come zinco/ferro o zinco/alluminio), realizzate per elettrolisi oppure per immersione a caldo. La laminazione a freddo consiste in una lavorazione meccanica a temperatura ambiente, eseguita per ridurre lo spessore. In questo caso la lamiera risulta più sottile. Nel caso invece delle laminate a caldo, viene eseguito un processo ad alta temperatura, per modificare, oltre allo spessore, anche il diametro del tondo di acciaio ed ottenere forme finali particolari.
Per quanto riguarda i materiali di composizione, senza dubbio l’acciaio presenta delle caratteristiche strutturali particolarmente importanti nell’edilizia di rivestimento, quali la duttilità, la resistenza meccanica e chimico/fisica, nonché la capacità di durare nel tempo. Tutti particolari che rendono una copertura in lamiera d’acciaio perfetta anche per grandi superfici. Alluminio, ottone e rame, forniti in ampie gamme di misure e stati fisici, vengono utilizzati in diversi settori, tra cui la lattoneria, per la produzione di pluviali, gronde e copertura tetti, il riscaldamento, per caldaie, radiatori, scambiatori di calore, e quello elettrico, per schermature, morsetterie, ecc.
In linea di massima, si possono distinguere sei categorie di lamiere, a seconda della loro lavorazione: piane (o a nastro), bugnate, nervate, ondulate, grecate, coibentate. Vediamone brevemente i dettagli.
Tutte le tipologie (piane, ondulate, nervate o grecate), fornite già comprensive di coibentazione, dunque, risultano essere pronte per la posa.
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