I membri del progetto InfoFilieraRoma.it sono uomini, donne, ragazzi e ragazze provenienti da diverse parti del mondo e giunti a Roma parecchio tempo fa; qui lavorano, studiano, conducono delle vite che potrebbero sembrare normali ma, andandole a sbirciare da vicino, si rivelano per quello che sono realmente: lotte quotidiane per l’integrazione combattute a suon di blog, video postati su Youtube e comunicati diffusi tramite il sito del progetto, il cui obiettivo principale è quello di far capire non solo ai cittadini romani, ma a tutti gli italiani, quanto sia importante per un immigrato giunto in terra straniera avere la possibilità d’integrarsi e venire considerato a tutti gli effetti cittadino, e non soltanto “un profugo”. L’ultima iniziativa promossa dall’associazione romana a favore dell’integrazione è Welcome to Italy, una web serie (cominciata il 18 giugno scorso e già conclusa, attualmente disponibile online in versione integrale) diretta dalla regista Terry Paternoster e scritta da sceneggiatori giovanissimi; ad interpretarla sette attori di diverse nazionalità che raccontano le loro storie personali e le loro esperienze d’integrazione e, purtroppo, discriminazione, con quel tocco di leggerezza ed ironia tipico dei giovani intelligenti e disillusi.
La serie segue le vicende di un gruppo di ragazzi immigrati che fonda a Roma la radio indipendente Radio Baobab. I protagonisti principali sono Giorgio (italiano), Milagros (sudamericana), Bashir (iraniano), Assad (arabo), Jamal (eritreo), Luba (ucraina) e Jeffrey (filippino): questi i sette giovani “eroi della lotta per la sopravvivenza quotidiana”, che dovranno vedersela con problematiche quali permessi di soggiorno, sanità e benessere psicologico, impresa e accesso ai finanziamenti, riqualificazione professionale, contributi e pensioni, tutela del lavoro e cittadinanza. A fare da sfondo alle diverse problematiche giornaliere in cui dovranno barcamenarsi i protagonisti, infine, lo spettro degli speculatori che vorrebbero demolire la sede di Radio Baobab per costruire un maxi parcheggio a pagamento. Giorgio, il componente italiano del gruppo che, in seguito all’arresto per una sassaiola contro lo stabile della radio, si ritroverà a scontare tre mesi di lavori sociali proprio all’interno di Radio Baobab, farà da lente d’ingrandimento per gli spettatori della serie: tramite lui, si scoprirà come vive chi deve conquistarsi tutto di giorno in giorno, compreso il naturale diritto di essere considerato un membro della comunità ed essere trattato con pari dignità.
«Non vogliamo parlare d’immigrazione,» ci tiene a precisare la regista, «ma d’integrazione a 360°: al giorno d’oggi, i figli di genitori stranieri sono quasi quattrocentomila, fra una decina d’anni saranno circa un milione: sono le seconde generazioni di immigrati, quei “nuovi italiani” che non dimenticano le loro origini ma sperano e sognano di crescere in Italia, con gli stessi doveri e gli stessi diritti degli altri cittadini. Abbiamo scelto le seconde generazioni come protagoniste del racconto con il fine di mostrare le dinamiche di integrazione reali,» continua la Paternoster,«inserite in un possibile scenario italiano come quello del centro culturale che sta per chiudere; in questo senso Radio Baobab diventa metafora di libertà per coloro che, come noi, desiderano una società multietnica e multiculturale».Risulta chiaro, dall’accorata spiegazione della regista, che nel progetto Welcome to Italy i componenti di InfoFilieraRoma hanno investito non solo tante energie, ma anche il carico di progetti, aspettative e sogni per quello che vorrebbero fosse il loro futuro come cittadini italiani.
Ad accendere i microfoni virtuali di Radio Baobab è la guest star della prima puntata, il rapper italo-egiziano Amir Issaa, che ha lanciato un saluto ai nuovi arrivati in Italia, augurando loro «che questa terra possa essere un nuovo inizio di speranza, democrazia e accoglienza, poiché tutti siamo fratelli».
Simona Raimondo
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