Tra i 5 Antagonisti più geniali mai comparsi negli anime occupa, meritatamente, la prima posizione un personaggio appartenente al mondo di Bleach: l’immortale Sousuke Aizen, ex capitano delle 5° Brigata del Gotei 13. Per avere più chiara la sua storia i fatti saranno narrati in ordine cronologico, dunque al contrario rispetto all’anime, dove il suddetto è presentato direttamente come Capitano della 5° Brigata e il suo passato è mostrato in un flashback all’interno della Saga del Pendolo. Cent’anni prima della storia principale, Aizen era il luogotenente della quinta divisione comandata da Hirako Shinji; ai tempi era già alleato con Tousen Kaname e Ichimaru Gin. Sperimenterà sui diversi Shinigami la pratica dell’hollowificazione, ma ogni esperimento, eccetto per coloro che saranno i futuri Vizard, sarà un fallimento. Il personaggio creerà anche un Hollow detto White, fatto apposta per il suo progetto, che combatterà contro la madre e il padre di Ichigo e sarà tale lotta a fare in modo che Kurosaki possa sviluppare i poteri di un Vizard, l’hollowificazione appunto.
Un secolo dopo questo antefatto non è ancora stato svelato e Aizen è ritenuto da tutti un Capitano saggio e mansueto, nonché bonario e gentile. Questi simulerà pure un duro contrasto tra lui e Gin, che intanto è diventato Capitano della Terza Brigata. La mattina dopo un colloquio con la sua luogotenente Hinamori; Sousuke verrà trovato morto inchiodato da una katana al muro e in una lettera indicherà come suo assassino Toshiro Hitsugaya, Capitano della Decima. Durante l’invasione della Soul Society (mondo degli Shinigami), da parte di Ichigo, si scoprirà la finzione: Aizen si era finto morto, grazie anche all’aiuto dei suoi compari , Gin e il Capitano della Nona, Kaname Tousen, per poter estrarre dall’anima di Kuchiki Rukia, sorella di Kuchiki Byakuya, Capitano della Sesta, l’Hogyoku, cioè la pietra ideata da Kisuke Urahara, ex Primo membro della Dodicesima, per valicare i confini tra Hollow e Shinigami; . Una volta preso tale oggetto in grado di percepire i desideri dei cuori di ognuno, Aizen si ritira a Hueco Mundo, mondo degli Hollow, con i suoi due soci.
L’antagonista in questione fonda la sua base a Las Noches e crea i cosìdetti Arrancar, cioè degli Hollow con i poteri di uno Shinigami e, dunque, con una Zanpakutou, un tipo di Katana in grado di rilasciare determinati poteri: il rilascio è chiamato Resureccion dagli Hollow mentre dagli Shinigami Shikai o Bankai, ivi dipende dal livello. L’obiettivo di Aizen è distruggere la città Karakura al fin di forgiare la Chiave del Palazzo Reale per poter uccidere il Re delle Anime. Nel frattempo fa anche rapire Orihime Inoue per i suoi poteri curativi: incaricato di ciò è Ulqiorra, l’Espada n.4, unico ad avere due stati di rilascio dell’arma (Aizen però non sa tutto ciò). Gli Espada sono in tutto 10, ognuno rappresenta un aspetto diverso della morte e sono i pretoriani dell’ex Capitano della Quinta. «Ogni Espada indica un diverso aspetto della morte. I decessi dei mortali dipendono da questi dieci aspetti. Sono anche alla base delle abilità, delle credenze e del motivo dell’esistenza di ogni Espada. Solitudine, senso di vuoto, disperazione, distruzione, intossicazione, follia, avidità, rabbia, e sacrificio»: queste le parole dell’ex re di Hueco Mundo, nonché secondo Espada.
Mentre Unoahana, Byakuya, Zaraki Kenpachi e Kurotsuchi (rispettivamente i Capitani della 4°, 6°, 11° e 12°) stanno combattendo a Hueco Mundo contro Aporro Grantz, Nnoitra, Zommari e Yammi (rispettivamente Espada n.8, 5, 7 e 10) e Rukia uccide il n. 9 (Aaroniero) Ichigo, il protagonista, ha sconfitto Grimmjow (Espada n.6). Kurosaki alla fine sconfiggerà Ulqiorra (che rilascerà il suo secondo stato) per salvare Inoue, ma questa è un’altra storia. Tutte queste battaglie fanno parte del piano di Aizen che intanto con i primi tre Espada (Halibel, Barragan e Starrk), Gin e Tousen attacca Karakura. Il Capitano comandante del Gotei 13 Genryusai Yamamoto, prontamente sostituisce la vera città con una falsa e insieme ai restanti Capitani si prepara allo scontro finale.
Una volta giunto alla città bersaglio, Aizen viene bloccato in un grande cerchio di fuoco da Yamamoto. Intanto Halibel ( il n.3 )combatte contro Hitsugaya, Barragan ( il n.2) contro Soifon, Capitano della 2°, e Starrk ( Primera Espada, il più forte ) contro Kyoraku supportato da Ukiktake, Capitani rispettivamente della 8° e della 13° Brigata, allievi del Comandante Generale Yamamoto in persona. Alla fine gli Shinigami avranno la meglio ma solo quando verranno aiutati dai Vizard. Una volta liberato Aizen e sigillato il potere di Yamamoto grazie a Wonderweiss, Arrancar creato appositamente per questo, si entra nel vivo della battaglia. Tousen viene sconfitto dal vecchio amico Komamura, capitano della 7° mentre Gin mette alle strette Ichigo. Sousuke, nettamente superiore a tutti gli altri Capitani – eccetto Yamamoto, ma che una volta sigillato non era più un grande problema – se la vedrà con Yoruichi, Urahara e Ishinn, il papà di Ichigo, ex capitano della Decima. L’ex Capitano della 5° dovrà ricorrere al potere del Hogyoku per non essere sconfitto e, una volta liquidata la battaglia con i tre avversari in questione, si avvierà verso la vera Karakura seguito da Gin. Quest’ultimo lo tradirà, colpendolo con la sua spada, per strappargli la pietra magica e salvare la S.S.; Aizen, però, ha creato un legame troppo forte con tale oggetto e quindi si rialzerà uccidendo Gin e dicendo: «La paura è una componente necessaria per l’evoluzione. Il terrore che si resta così come si è… si potrebbe venire annientati e scomparire in un istante. Grazie, Gin. Per merito tuo, io sono finalmente diventato un’entità che trascende sia gli Shinigami che gli Hollow».
A sconfiggere l’antagonista in questione sarà proprio Ichigo tramite il Getsuga Tenshou Finale, detto anche Mugetsu: tramite questa pratica lui perderà tutti i suoi poteri da Shinigami, ma diventando lui stesso Zangetsu avrà l’energia sufficiente per debellare il nemico che verrà successivamente sigillato da Urahara e rinchiuso nell’ottavo livello, il più basso, della prigione sotterranea della Soul Society (Aizen sarà liberato dalla prigionia durante la Guerra dei 1000 anni, ma questo non viene mostrato nell’Anime bensì nel Manga).
Il “cattivo” in questione non solo ha una spiccata intelligenza – a sua detta è secondo solo a Urahara – bensì ha anche una velocità mostruosa. Ad ogni cosa accaduta Aizen darà una singola etichetta, tant’è che afferma «era tutto parte del mio piano». Abile nelle arti magiche – il Kido – ha come Katana la sua Kyoka Suigetsu. Questa ha la facoltà di illudere tutti i sensi di chi la veda rilasciare; solo Tousen ne è immune in quanto cieco. Tale illusione perfetta consente ad Aizen di far credere che egli sia morto: infatti lui ha precedentemente mostrato tramite l’escamotage della dimostrazione a tutti i ranghi più alti del Gotei 13, il suo Shikai, primo livello di rilascio della Katana. Tale potere è perpetuo: a quanto dice Aizen, è in grado di «far sembrare una mosca un drago e un campo fiorito una palude». Ogni Zanpakuto in possesso di un Capitano, Zaraki escluso, ha un secondo stadio di rilascio il Bankai. Quello di Kyoka Suigetsu non viene mai mostrato perchè si dissolve al momento dell’unione totale tra Aizen e l’Hogyoku.
Per quanto riguarda i poteri conseguiti a seguito dell’assimilazione di tale pietra si può parlare di quattro stadi di trasformazione:
– Crisalide: prima viene avvolto da un bozzolo bianco, poi – una volta rotto il bozzolo – esce fuori rivestito da una corazza bianca e in faccia ha solo due occhi violacei;
– Secondo Stato: ivi i capelli gli arrivano ben oltre la schiena, il volto torna ad avere un aspetto più umano e gli occhi sono bianchi e viola; la sua spada si è quasi del tutto fusa con lui;
– Terzo Stato: sulla schiena di Aizen compaiono sei ali e al centro del suo petto si crea un buco che ricorda quello degli Hollow; in questo stato, a sua detta, un suo attacco magico potrebbe piegare lo spazio tempo; compare anche un terzo occhio.
– Forma finale (in foto in alto): quando il terzo occhio “si rompe”, Sousuke viene avvolto prima da un liquido bianco e poi da una luce violacea; a seguito di un’esplosione che causa una fuoriuscita di tantissimo sangue viene raggiunta la forma finale di Aizen; qui è immortale e può essere solo sigillato.
Kubo è solito mettere all’inizio di ogni volume di Bleach una sua frase: nel 48, quello dedicato alla battaglia tra Ichigo e Aizen, scriverà «Gli uomini sono tutti un’imitazione delle scimmie. Gli dei sono tutti un’imitazione degli uomini».
Francesco Raguni
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