Il logo è il tratto più distintivo di un’azienda, specialmente se si tratta di un grande marchio conosciuto a livello mondiale, come tale, ad ognuna il suo. Solitamente basta vederne uno per poter riconoscere il prodotto ad esso collegato: è un processo automatico. A rompere questa solita catena è Marco Schembri, un designer italiano, nonché progettista grafico, industriale e automobilistico, che ha realizzato una serie di immagini intitolate Logos affected by their products. Schembri ha ripreso i loghi di alcuni marchi famosi e li ha modificati per fare in modo che in essi si riflettessero le caratteristiche e le conseguenze dei prodotti che rappresentano. Nella serie salta subito all’occhio il confronto tra i brand originali e il loro alter ego modificato in base alle peculiarità dei prodotti di cui si occupano.
Un’idea divertente, semplice e minimale, per un designer frizzante che vuole forse proporre uno svecchiamento dei loghi in circolazione, perché il cambiamento in senso di novità produttiva è sempre positivo. Per ora si hanno solo dieci immagini di loghi modificati:
Queste sono le prime dieci aziende che rientrano nel progetto del designer che attualmente lavora a Malta nel campo del design industriale e ha dichiarato sul suo sito che ce ne sono altri in arrivo per completare la serie. Oltre all’aspetto simpatico e ironico del suo progetto, l’idea sembra essere talmente d’impatto che potrebbe ispirare qualche campagna pubblicitaria, d’altronde la diffusione nei social è già cominciata. Gli utenti sembrano essere entusiasti, soprattutto nei casi in cui la modifica prova l’efficacia del prodotto in questione. Cambiamenti del genere sono significativi, poiché il logo, insieme ad altri elementi, costituisce il codice comunicativo della marca, quello che poi percepiscono i consumatori. Nel corso del tempo sono gli stessi brand a dover modificare i propri valori di riferimento, la propria immagine o addirittura il proprio nome, per alcune di queste aziende potrebbe essere vitale dare un nuovo visual ai loro loghi, il tutto nella costante mutazione strategica che i brand si prefiggono. Nell’era dei social media ogni cosa viene visualizzata e commentata dagli utenti, perciò se ci dovesse essere un cambiamento essi esprimeranno subito le loro preferenze, dunque sarebbe bene avvertirli quanto prima, onde evitare polemiche mediatiche.
Elisa Mercanti
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