È una semplice bottiglietta di vetro con il logo bianco Coca-Cola sulla pancia, eppure in cento anni di vita ha fatto impazzire pittori e scultori provenienti da ogni parte del mondo, che le hanno reso omaggio reinventandola e reinterpretandola. Tutti i disegni e i ritratti di cui è stata musa ispiratrice sono protagonisti della mostra di arte contemporanea L’arte in bottiglia, inaugurata il 5 maggio al padiglione Coca-Cola di EXPO. L’originale esposizione, visitabile gratuitamente fino al 18 maggio, porta all’attenzione dei visitatori opere d’arte firmate da Todd Ford, Andy Warhol, Howard Finster e molti altri artisti contemporanei: da Alberto Murillo a Debra Franses Bean e Pakpoom Silaphan. Ognuno di loro, attraverso i linguaggi della cultura pop e la propria cifra stilistica, ha voluto dare differenti versioni della celebre e iconica bottiglia.
Non potevano mancare anche nomi italiani, quali Luigi Bona e Daniele Basso, a cui The Coca-Cola Company ha commissionato un’imponente opera dal titolo Coke it’s me, alta 1 metro e 75 centimetri e realizzata con acciaio al 100% riciclabile e lattine riciclate, per festeggiare la Contour Bottle. La mostra, che si presta a essere un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta dell’amato oggetto e delle sue interpretazioni, è stata messa a punto da un curatore d’eccezione: Ted Ryan, direttore heritage communications di Coca-Cola: «L’arte in bottiglia. I primi 100 anni dell’iconica bottiglia Coca-Cola è un evento volto a celebrare un compleanno importante per Coca-Cola», afferma Ryan. «Il centenario della bottiglia in vetro o Contour bottle che, dalla sua nascita nel 1915, inizia un inarrestabile successo che l’ha portata a diventare un oggetto di culto e icona pop. Ispirata alle curve della fava di cacao, la Contour ha conquistato lo status di icona di design, confermato anche dal titolo di miglior oggetto di design mai realizzato: una bottiglia dai tratti così distintivi da poter essere riconosciuta a occhi chiusi o addirittura se frantumata a terra. La mostra è stata pensata per far compiere ai visitatori un viaggio nel mondo di The Coca-Cola Company, attraverso il simbolo che più di ogni altro ha segnato la storia dell’azienda e i suoi successi».
Anche per il direttore comunicazione di Coca-Cola Italia Vittorio Cino, l’interno del padiglione, dall’allestimento luminoso al soffitto, fino alle sagome sulle pareti, è un omaggio a un vero e proprio oggetto di culto del Novecento, una bottiglia che nella sua semplicità è stata ed è tuttora capace di toccare le corde di molti, diventando uno status symbol di massa. «Questa mostra è una prova tangibile di come molti artisti pop si siano ispirati alla bottiglia di Coca-Cola facendola divenire un’opera d’arte e contribuendo ad affermarla come icona mondiale, con un ruolo importante nella cultura popolare non solo delle arti grafiche, ma anche nei film e nella musica» continua Cino. «L’Esposizione universale è inoltre l’occasione perfetta per celebrarne il centesimo anniversario, condividendo con tutti i visitatori l’unicità di una Coca-Cola ghiacciata, ma soprattutto per brindare a questi primi e ai prossimi 100 anni». La possibilità di provare tutte le varianti della famosa bibita, da quella al limone fino a quella aromatizzata alla vaniglia, rende questa esperienza ancora più indimenticabile.
Alessandra Munafò
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