È risaputo che, nel mondo dell’arte, i furti sono tutt’altro che inusuali, per di più quando ad essere razziati sono i capolavori di grandi maestri. L’ultimo sensazionale ritrovamento, in ordine cronologico, è stato reso noto da pochissimo: risale, infatti, allo scorso 27 febbraio.
La narrazione dei fatti sembra il copione di un film di Steven Spielberg. Lo scenario è la dogana di Newark, nel New Jersey, dove non è insolito durante il periodo natalizio l’arrivo di pacchi in transito dall’Europa. Gli agenti della polizia di frontiera si insospettiscono alla lettura dell’etichetta: nella descrizione si parla chiaramente di un’opera artigianale dal valore di 37 dollari. All’apparenza, quindi, sembrerebbe un oggetto di poco conto. La realtà, però, si presenta ben diversa quando il pacco viene scartato e salta fuori come per magia una tela cubista dalle tinte prevalentemente grigie. Si tratta incredibilmente de La Coiffeuse di Pablo Picasso, scomparsa dalle scene da ben quattordici anni. Il genio di Malaga la realizzò nel 1911, in piena atmosfera di cubismo analitico – risultato dell’incontro tra la lezione artistica di Paul Cézanne e lo studio della scultura africana, che ha come punto di svolta la sintesi volumetrica.
Dalle ricostruzioni, pare che il quadro sia stato trafugato dai magazzini del Centre Georges Pompidou a Parigi nel novembre 2001; da quel momento, se ne sono poi perse le tracce. Il suo valore si aggira oggi attorno ai 2,5 milioni di dollari e le autorità si sono messe subito al lavoro per restituirlo ai legittimi proprietari.
Gabriele Mirabella
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