Perché guardiamo il Grande Fratello e i reality in generale? Cosa ci attrae davanti alla televisione? La Scienza ha messo i reality sotto la lente d’ ingrandimento. Ciò che si è scoperto è molto interessante e spiega bene perché i reality abbiamo ascolti così elevati.
Uno show e un esperimento sociale hanno dato vita al Grande Fratello che nasce nel 2000 in Olanda ed è il più duraturo e longevo dei reality. L’idea è di spiare i partecipanti al reality 24 ore su 24 attraverso le telecamere che possono seguirli in qualsiasi luogo della casa essi si trovino. I partecipanti non possono avere a disposizione cellulari, computer, libri né televisioni. Essi si crogiolano nell’ozio puro. Ma la loro libertà vigilata è sotto controllo del GF entità esterna composta dagli autori alla quale i partecipanti devono obbedire.
Questa dinamica rimanda a “1984” opera di George Orwell dal cui protagonista il reality prende il nome. Però nel reality accade che settimanalmente due dei concorrenti siano nominati dagli altri e in base al giudizio del pubblico votante debbano abbandonare il gioco da eliminati. Il che per certi versi ricorda molto “ Dieci piccoli indiani” della scrittrice Agatha Christie con il pubblico nelle vesti del killer che puntuale ogni settimana fa fuori un concorrente. A ben vedere forse gli autori vi si sono ispirati per la trama. Ad ogni modo sin dalla prima edizione il Grande Fratello gode di un successo di pubblico invidiabile. Ciò ha suscitato interesse negli scienziati in giro per il mondo che hanno iniziato a studiarne il fenomeno e sono giunti ad interessanti conclusioni.
Peter Collett, ricercatore a Oxford in psicologia ha analizzato le risposte date da molti spettatori in una ricerca nella quale si chiedeva loro di spiegare cosa li spingesse a seguire il reality e ha concluso che per gli spettatori, l’attrazione principale del reality è che offre la possibilità irripetibile di essere molto vicini alla vita di persone sconosciute. Inoltre, le persone sono affascinate ed incuriosite da come si possano comportare i partecipanti in casa e dal fatto che questi sconosciuti possano sorprenderli. Collett sostiene, poi, che siccome gli spettatori sono in un caleidoscopio costantemente mutevole di immagini ciò li trasforma in detective part-time funzione che ne stuzzica la curiosità e aumenta il bisogno di seguire il reality.
Infine essi sono affascinati dagli altri e dalle loro motivazioni». Altro elemento attrattivo dei reality è lo specchio della realtà ovvero siano pervasi di spontaneità e quindi ricchi di sorprese. Ma questa spontaneità ci viene mostrata in un modo costruito ad arte dagli autori che montano pezzi di giornata dei partecipanti, i cosiddetti highlights nei quali ci mostrano quello che decidono sia più interessante. Armando Fumagalli, direttore del master in scrittura per la fiction all’Università Cattolica di Milano ha studiato come tale meccanismo si sia evoluto. All’inizio, spiega, le puntate non funzionavano per questo a produzione decise di “ narrare” le storie in modo accattivante: tramite il montaggio degli spezzoni più interessanti ordinati a formare una storia che non lasci spazio alla noia.
Questa storia è montata, prosegue Fumagalli, secondo la logica della soap opera. Sono proprio i partecipanti con le loro vite e le loro emozioni l’ingrediente principale del reality . Questo spiega anche perché dopo il crollo degli ascolti del Grande Fratello gli autori abbiano partorito l’ idea della formula Vip in cui i partecipanti son decisamente più appetibili agli occhi del pubblico (ricordiamo una Valeria Marini senza trucco inedita della scorsa edizione), vincendo così la sfida dell’audience ormai persa con la vecchia edizione.
Infine uno studio recente realizzato dall’Università dell’ Ohio su circa 600 persone dell’età media di 20 anni, ha evidenziato che per alcune persone con tendenze narcisistiche il motivo principale che spinge a guardare il Grande Fratello è quello di ricercare persone che siano simili a loro e nelle quali , quindi, rispecchiarsi. Uno degli autori del progetto di ricerca Ted Dickinson spiega poi che altri partecipanti alla ricerca che guardano il Grande Fratello cominciano ad agire in modo più narcisistico poiché vedono il narcisismo come un comportamento normale. La scienza oltre a studiare le dinamiche che ci portano a guardare i reality si è anche servita del Grande Fratello. Tre ricercatori lo hanno utilizzato nel Gf Inglese per esaminare le modifiche che l’accento linguistico subisce al variare dell’ intensità delle interazioni con gli alti e già in passato sono stati usati i reality per studiare le dinamiche sociali in situazioni di clausura e in condizioni estreme.
Che lo guardiate perché vi partecipa il vostro Vip del cuore o per i gossip che invadono sempre ogni edizione della casa, o per le liti o per pura curiosità sentitevi pure in ottima compagnia perché infondo guardare gli altri è parte di noi essere umani, Oscar Wild diceva: “ I fatti miei mi annoiano sempre a morte; preferisco quelli degli altri” e anche se come dice il proverbio: “chi si fa i fatti suoi campa 100 anni” chi non se li fa campa meglio!
Gilda Angrisani
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