Dopo 43 anni di straordinaria carriera come disegnatore e mangaka, a inizio anno Yoichi Takahashi aveva annunciato il suo ritiro dal mondo del disegno a causa di problemi di salute che lo hanno afflitto durante gli ultimi anni. L’artista, noto come il papà di Capitan Tsubasa, celebre manga a tema calcistico che ha ispirato la fortunata serie animata conosciuta in Italia come “Holly e Benji”, ha comunicato la sua decisione attraverso il volume 19 di Captain Tsubasa Magazine.
Takahashi ha espresso il desiderio di ritirarsi prima della conclusione dell’arco narrativo sulle Olimpiadi, riconoscendo che lo sviluppo di questa trama richiederebbe un lavoro prolungato di almeno altri 15 anni per completare la storia. Ha dichiarato di non sentirsi in grado di affrontare un impegno così lungo a causa dei suoi problemi di salute, ma si è offerto di continuare a contribuire alla narrazione come supporto alla sceneggiatura e nella supervisione dei lavori.
La notizia del ritiro di Takahashi segna la fine di un’epoca per i fan di Holly e Benji. La sua influenza nel rendere popolare il calcio in Giappone è stata significativa, portando nei cuori dei lettori e degli spettatori il coraggio e la passione per lo sport incarnati dai protagonisti delle sue opere e conquistando tutto il mondo, con ben 90 milioni di copie vendute.
Quest’oggi, l’ultimo numero di Captain Tsubasa Magazine è arrivato sugli scaffali in Giappone, segnando la fine di un capitolo importante nella storia del manga e dell’animazione giapponese. I libri sono stati chiusi ermeticamente nelle librerie per evitare spoiler, mentre i fan si preparano a salutare con gratitudine e affetto il lavoro straordinario di Yoichi Takahashi e l’eredità indelebile che ha lasciato nel mondo dell’animazione e dello sport.
Negli anni Ottanta, Holly e Benji ha conquistato il cuore di milioni di spettatori come uno dei cartoni animati sportivi più iconici di sempre. Il cartone ha introdotto il giovane Oliver Hutton e i suoi compagni di squadra, ispirando generazioni con valori come l’amicizia, la lealtà e il fair play. La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia nell’estate del 1986, diventando rapidamente una pietra miliare per chi è cresciuto a pane e cartoni animati negli anni Ottanta.
Tra i motivi che hanno reso Holly e Benji uno spettacolo memorabile ci sono le sue lunghe partite, caratterizzate da scene epiche e un campo di calcio apparentemente infinito. La serie ha contribuito a diffondere la passione per il calcio anche in realtà culturalmente lontane come il Giappone, grazie al suo adattamento fedele al manga di Takahashi.
Dennis Izzo
Fonte foto in evidenza: Gametimers
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