Francesca Zaccarelli è una cantautrice originaria di Ravenna. Lo scorso 7 luglio è uscito in radio il suo singolo d’esordio “123456” prodotto artisticamente da Loris Ceroni. Noi di “Voci di Città” l’abbiamo contattata per un’intervista per conoscere la sua musica e la sua storia.
Giovanissima, frizzante e dalla voce melodica, Francesca Zaccarelli ha mosso i suoi primi passi nel mondo della musica a 12 anni prendendo lezioni private e partecipando a diversi festival canori. Nel 2013 è arrivata in finale al Solarolo Festival e nello stesso anno ha trionfato al Festival Saint Vincent nella categoria Ragazzi. Nell’anno successivo si è piazzata al terzo posto al Ri.. cantare a Riolo; nel 2015, invece, è arrivata alle semifinali del Castrocaro Festival che rappresenta uno dei trampolini di lancio per gli artisti emergenti e, infine, a febbraio 2016 ha vinto il concorso de Il Pavone d’oro di Faenza. Francesca ha messo da parte le sue esperienze ai concorsi per dedicarsi alla promozione del suo singolo d’esordio 123456, uscito in radio lo scorso 7 luglio. Il testo è stato registrato al Dune Recoding di Riolo Terme con la produzione artistica di Loris Ceroni. Grazie a lui, la giovane artista ha avuto l’opportunità di conoscere la straordinaria cantante italo-messicana Concetta Costanzo autrice di 123456, una hit dal sapore estivo e dal ritmo reggaeton in versione spagnola. La Zaccarelli, dopo aver curato la traduzione del singolo in lingua italiana, ha stretto un sodalizio con la Costanzo che la segue nel suo percorso artistico e musicale come vocal coach. Noi di Voci di Città siamo rimasti piuttosto incuriositi dalla sua musica e così abbiamo colto l’occasione di intervistarla. Ecco quello che ci ha raccontato.
Ciao Francesca, è un grande piacere intervistarti. Come è nata la tua passione per la musica e quali sono i ricordi delle tue prime esperienze?
«Il mio primo ricordo di musica è sicuramente legato al mio babbo con il quale cantavo insieme le canzoni di Mina, Celentano e Mia Martini. Per quanto riguarda il secondo, invece, è la prima volta in cui sono salita sul palco, a 12 anni, durante una serata di karaoke dove ho incontrato il mio insegnante di canto che mi ha indirizzato verso i concorsi canori, dove ho fatto esperienza e ho conosciuto altri artisti giovani che si esibivano. Insomma, è successo un po’ tutto per caso».
Sei giovanissima e hai già partecipato a un concorso e due festival canori classificandoti sempre sul podio. Qual è il tuo segreto? Ti aspettavi di arrivare alle prime posizioni?
«In realtà non mi aspettavo nulla dato che non sono una che parte con delle aspettative. Comunque, posso sembrare poco determinata, ma in realtà è il contrario perché parto a cuor leggero per poter dare il massimo ed evitare delusioni. Insomma, devo dire che mi è sempre andata bene grazie a questa mia filosofia».
Lo scorso 7 luglio è uscito in radio il tuo singolo d’esordio 123456. Perché questo titolo? E quale significato nasconde?
«Il titolo è ricorrente alla canzone che assomiglia quasi ad una piccola filastrocca un po’ vendicativa per una delusione d’amore. Devo dire che il testo rispecchia molto la mia personalità».
Hai collaborato per questo brano assieme all’artista italo-messicana Concetta Costanzo. Cosa hai imparato da quest’esperienza?
«Ho conosciuto Concetta grazie al mio produttore artistico Loris Ceroni. Dato che da anni lavora con il mercato musicale messicano, conosce anche molti artisti provenienti dal Messico. Concetta, oltre ad essere una bravissima produttrice è anche una talentuosissima cantante e con lei ho arrangiato il testo in versione spagnola che poi è stato tradotto in italiano da me. Quest’esperienza mi ha trasmesso la voglia di scrivere qualcosa di personale,, ha migliorato la mia tecnica canora e mi ha fatto comprendere di più come funziona il mondo complicato della musica».
Secondo te come è cambiato il cantautorato italiano del passato rispetto ad oggi? Quali sono le differenze che hai notato in questi ultimi anni?
«In passato si puntava molto più sul significato delle parole e delle frasi della canzone, ora, invece, la maggior parte delle persone si soffermano più sul ritmo. Quindi, oggi viene tralasciato troppe volte il significato del testo che è una cosa molto importante e si va alla ricerca di un ritmo più commerciale ed ascoltabile e di parole piuttosto superficiali. Però, posso dire che ci sono ancora tanti grandissimi artisti che continuano a proseguire la loro strada».
A cosa dovrebbe andare incontro un giovane ragazzo che vorrebbe intraprendere il tuo stesso percorso e per arrivare al grande pubblico?
«Siccome il mondo della musica è tanto complesso, ci vuole anche un pizzico di fortuna oltre al talento. Comunque, quello a cui dovrebbe andare incontro lo sto sperimentando anch’io e spero che qualcosa riesca ad arrivare al grande pubblico».
Ci puoi dare qualche anticipazione sui tuoi prossimi pezzi, album e tour?
«Ho preferito tenere tutti i miei progetti in segreto e non anticipare nulla. Un po’ di suspense ci sta sempre anche se qualcosa sta bollendo in pentola. Per ora vi tengo sulle spine!»
Katia Di Luna
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