La politica del “soddisfatti o rimborsati” approda anche al cinema, grazie all’originale campagna di marketing portata avanti dalla società francese C2L, di proprietà di un’unica famiglia. Il gruppo, che gestisce una catena di 12 multisala (56 schermi in totale), ha lanciato una nuova tipologia di carta detta “garanzia”, che al costo di 50 € offre un doppio vantaggio: il primo è quello di acquistare 10 biglietti al prezzo speciale di 5 €, contro i 10 € del singolo ingresso; il secondo e più interessante è quello che permette allo spettatore di lasciare la sala entro i primi 30 minuti – lasso di tempo che comprende anche i 15 minuti di pubblicità iniziale – se il film non è di suo gradimento. Il circuito C2L rispetto ad altre tipologie di strutture può, quindi, comodamente decidere di rimborsare il costo dell’intero biglietto o di sostituirlo con un nuovo ingresso per un’altra data e un altro spettacolo.
In Italia l’iniziativa ha suscitato non pochi dibattiti. «Facciamo già tanta fatica a farli entrare in sala che se li aiutiamo pure a uscire è finita», ironizza (ma non troppo) Alessandro Gassman. « Il cinema va pagato nel senso che nella circolarità dell’economia gli introiti permettono di produrre altri film. Forse i francesi, che hanno una ben diversa industria cinematografica, possono permettersi iniziative come questa, noi in Italia già fatichiamo tanto. C’è da dire però che una minaccia di questo tipo comporterebbe una maggiore attenzione alla qualità della produzione», continua l’attore.
Per Riccardo Tozzi, produttore di Cattleya e presidente dell’Anica, invece, «l’idea è stravagante ma affatto da sottovalutare. Il rapporto tra pubblico e sala ha grande bisogno di innovazione, e tutte le iniziative sono da osservare con attenzione ». Il sistema delle tessere, a prescindere dallo slogan “soddisfatti o rimborsati”, è un meccanismo di fidelizzazione che, come sottolinea Tozzi, «può aiutare il cinema in sala, quindi gli esercenti, quindi tutta l’industria; alcuni cinema in Italia lo stanno cominciando a fare, ma dovrebbe, a parer mio, essere ben più esteso, e i francesi, come dimostra anche questa ulteriore iniziativa del rimborso, sono più avanti avendo a cuore il cinema». Per il momento, l’idea della C2L risulta quindi vincente, riuscendo a sedurre un gran numero di spettatori e, di conseguenza, ad aumentare l’affluenza nelle sale cinematografiche.
Alessandra Munafò
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