Non è vero che tutte le lingue sono state prese in considerazione dal Web, così come è vero, dall’altro lato, che alcuni idiomi rischiano di essere fin troppo ignorati o di ritrovarsi in via d’estinzione. «Internet ha fatto in modo che capissimo sempre di più quanto è piccolo il nostro mondo e quanto sono importanti le creazioni dei suoi abitanti», ha dichiarato Greg Welch, membro dell’Unicode e direttore senior della Intel. «Dal momento che siamo diventati una società sempre più connessa, non possiamo assolutamente permetterci di lasciare le minoranze e le lingue digitalmente svantaggiate indietro».
È proprio a tale scopo che la suddetta Unicode Consortium si è occupata di una ricerca intorno al mondo, con l’intenzione di reperire maggiori informazioni su quante più lingue possibili. Dopodiché, sono state individuate le più rare e, soprattutto, quelle ancora poco introdotte nel mondo della tecnologia. Infatti, «gran parte delle lingue attualmente esistenti al mondo, quasi il 98%, si trovano “digitalmente indietro” – questo vuol dire che non sono supportate sui più popolari dispositivi, sistemi operativi, browsers e applicazioni per cellulari», ha affermato Mark Davis, il co-fondatore e presidente dell’associazione.
Si è pensato, pertanto, di sensibilizzare al riguardo gli internauti attraverso una campagna di adozione delle emoticon, considerate una vero e proprio idioma a sé stante, in quanto capace di trasmettere per iscritto numerose emozioni umane e talvolta pensieri o azioni di natura più o meno complessa. Se ciascuno sceglie una faccina da proteggere e da sentire propria, è più probabile che ne apprezzi il valore e che, informandosi meglio sull’argomento, prenda a reputare sempre più importante anche la preservazione dei numerosi idiomi che rischiano ormai di scomparire.
«Oltre al nostro lavoro di standardizzazione delle emoji, l’Unicode sta affrontando alcune grandi prove che potrebbero sorprendere molte persone», ha precisato Davis: non ci resta, quindi, che prendere a cuore la situazione e lasciarci stupire.
Eva Luna Mascolino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.