Il 7 dicembre, si svolgerà l’inaugurazione della galleria d’arte Tobian Art Gallery a Firenze. Una serata speciale per amici e amanti dell’arte per lanciare un progetto ambizioso e speciale. Si aprirà con una mostra collettiva con artisti emergenti dalla Tailandia, Mongolia, Indonesia e Vietnam, con pitture e sculture di artisti quali Sunchai Konglom, Tsend-Ayush Tuvshinjargal, Dusit Pimchangtong, Ni Nyoman Sani, Diamond,Vatcharaphong Kanakrut e Popkap
FIRENZE – Abbiamo scelto Firenze, una delle città più belle del mondo, Oltrarno e una strada dichiarata dall’ UNESCO patrimonio dell’Umanità, una strada che per tradizione è la casa di gallerie d’arte e antiquari. Il fondatore Giacomo Pirozzi ha lavorato come fotografo, media producer e photography trainer con l’UNICEF per 30 anni; vissuto in quattro continenti, e viaggiato e lavorato in 150 paesi. Attualmente, vive fra la Thailandia e le colline Toscane. Viaggiando per lavoro, ha avuto modo di avvicinarsi alle culture di tanti paesi e la sua passione per l’arte e’ cresciuta negli anni proprio viaggiando. Ha avuto l’onore e il piacere di incontrare tanti artisti e con molti, mantenuto contatti e sviluppato rapporti di amicizia. In un momento in cui la nostra società sembra chiudersi a guscio sotto gli slogan di alcuni politici, Giacomo Pirozzi ha sentito l’esigenza di mettersi in gioco per provare a creare occasioni d’incontro e scambi culturali.
L’arte usa un linguaggio universale che avvicina i popoli. La Tobian art gallery vuole provare a supportare l’idea che la diversità è ricchezza, e proverà a farlo invitando giovani artisti da tutto il mondo, e anche di esperienza che possano condividere il loro vissuto artistico e umano. Sarebbe bello organizzare mostre, eventi e workshops di arte e fotografia, provando a creare delle alleanze con partners come Panos Pictures, agenzia fotografica con base a Londra, e che annovera, fra i suoi fotografi, nomi prestigiosi e vincitori di premi quali il World Press, e con gallerie affermate come la Gudand Art Gallery di Jakarta, che da 20 anni, opera con successo fra Jakarta e Hong Kong e con la prestigiosa galleria Altro Mondo di Manila, la quale raccoglie il lavoro di artisti filippini e del sud est asiatico.
A questi si aggiungeranno le collaborazioni con artisti quali Nelson Namako, stella nascente dal sud africa a cui Time Magazine ha recentemente dedicato una copertina, e fra i suoi collezionisti ci sono nomi come Ophrah Winfrey e Giorgio Armani, o la fotografa iraniana Shadi Ghadirian. che all’attivo ha numerose mostre sia in Iran (da ricordare, la stretta collaborazione con la Silk Road Gallery, e le varie partecipazioni al Museum of Contemporary Art di Teheran) che in Occidente, al British Museum di Londra con la mostra Word into Art: Artists of the Modern Middle East, al CCB di Barcellona con How Eastern look at Western, al Thssaloniki Museum of Photography in Grecia con Glimpses of Iran; e ancora, al San Jose Museum of Art di New York. Oltre a varie partecipazioni a Biennali d’Arte e Festival di Fotografia (Photo Biennale di Mosca nel 2004, Photography Festival di Istanbul e Noorderlicht Photofestival in Olanda nel 2007) Shadi Ghadirian vanta la sua presenza in prestigiose collezioni private e pubbliche fra le quali è doveroso ricordare il British Museum e il Victoria and Albert Museum di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Los Angeles County Museum of Art in California e il Mumok, Museum Moderner Kunst Sitftung Ludwig di Vienna.
Pirozzi presenterà, nel 2020, anche un suo nuovo racconto fotografico [esposizione e pubblicazione] Pinocchio Around the World, un progetto nato da un’idea del fotografo Giacomo Pirozzi, che ha viaggiato in 150 paesi in giro per il mondo, per 30 anni, per documentare la condizione di vita dei bambini per conto dell’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa d’infanzia. L’idea nasce dalla necessità di allargare le conoscenze dei ragazzi italiani e dei loro genitori alle realtà che vivono tanti bambini che crescono in Paesi nei quali i diritti fondamentali sono spesso negati, a partire dal diritto a un nome e nazionalità, alla nascita. Ma l’idea è anche quella di raccontare la quotidianità e la diversità. Pinocchio lascia Collodi e segue Pirozzi in una cinquantina di Paesi dei vari continenti per incontrare, personalmente, dei bambini, interagire con loro e poterne, poi, raccontare le storie.
Il tour comincia nel 2015 in Uzbekistan, e a oggi, Pinocchio ha già visitato più di 55 Paesi, dal Tajikistan all’India, dal Marocco al Sudan del Sud, dalle Filippine all’Armenia. Ogni bambino sta contribuendo con la sua storia ad aggiungere un tassello, un colore allo straordinario mondo dell’infanzia con l’obiettivo di farne capire la complessità. Nel corso della serata, verranno presentati alcuni degli eventi previsti per il 2020. Per altre informazioni, contattare tobianart@gmail.com e via WhatsApp +393463165701.
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