CATANIA – La città siciliana dell’Elefante è diventata ormai da parecchi anni uno dei punti di maggiore riferimento del turismo italiano al sud insieme a Napoli. Sicuramente, il capoluogo etneo ha molto da offrire a partire dai suoi prodotti tipici sino ad arrivare alla bellezza dei suoi paesaggi e alle caratteristiche dei suoi monumenti barocchi. Pare infatti, secondo una ricerca condotta da Travel Appeal (un’applicazione con lo scopo di trovare i luoghi turistici con maggiore attrattività), che Catania sia al primo posto tra le città italiane che più affascinano i visitatori, subito prima di Napoli, Firenze e Bologna. L’elemento più apprezzato dai turisti è sicuramente il calore e l’accoglienza che contraddistingue i suoi abitanti, elemento non riscontrato in città come Milano che si trova addirittura all’ultimo posto della suddetta classifica. Pertanto, sebbene Catania abbia delle oggettive difficoltà nel garantire trasporti pubblici efficienti e la giusta assistenza turistica in lingua straniera, a quanto pare la città dell’Elefante riesce ad essere una meta fortemente accattivante per il turismo estero.
Purtroppo però non mancano nemmeno le dolenti note. Infatti, Le Parisien (uno dei più rinomati quotidiani francesi) in uno spazio del numero di Ferragosto ha definito Catania «una città dall’insicurezza galoppante, circondata da un’aria solforosa e non solo a causa dell’Etna al fianco al quale si aggrappa». In particolare, il quotidiano francese ha messo in luce l’esistenza di una «carte des zones rouges», ovvero una sorta di guida, fornita dalle autorità, per mettere in guardia i turisti dalle zone della città a maggiore rischio di furto e aggressione. È con questa accusa che viene sconsigliata la visita della città, e opinioni del genere non possono essere biasimate: sono numerosi infatti i turisti che sono stati aggrediti e derubati, riscontro lampante di una città quanto mai insicura.
Risultano quindi evidenti le contraddizioni che accompagnano l’immagine della città di Catania da un punto di vista turistico: da un lato il barocco, le strade in pietra lavica, le spiagge, l’Etna e il bel clima tutto l’anno; dall’altro la disorganizzazione nell’accogliere i turisti e la scarsa capacità di garantire la sicurezza di non essere derubati da un momento all’altro, tanto da preferire l’elaborazione di una carta delle zone rosse della città, piuttosto che pianificare degli interventi in merito. Forse anche gli aspetti più negativi della terra del Gattopardo sono fonte di attrazione per chi, ogni anno, visita questi luoghi e se ne innamora perdutamente.
Francesco Laneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.