CATANIA – Voglia di “liberarsi” a Catania. La città etnea negli ultimi due anni si è resa partecipe di numerose iniziative volte alla pedonizzazione di aree urbane a traffico intenso. Dopo il Lungomare Liberato e il Castello Liberato, ora è la volta di “liberare” Porta Uzeda. Il progetto consiste nel collegare l’area portuale alla Porta Uzeda tramite un’isola pedonale che attraversa e taglia la via Cardinale Dusmet, per poi estendere la pedonizzazione ad altre piccole aree adiacenti. Secondo l’architetto Annamaria Pace, ideatrice della proposta, molto applaudita al Catania Bike Festival, la costituzione di isole pedonali è un’idea che agevola turisti e cittadini, rivaluta le zone interessate quando percorribili a piedi e prevede, soprattutto, costi irrisori per un bilancio comunale in estrema difficoltà.
Il progetto è stato presentato con la firma dell’Associazione Salvaiciclisti e del blog Mobilita Catania, di cui lo stesso architetto Pace fa parte e ha guadagnato il consenso di numerosissimi cittadini (in questi giorni impegnati in una petizione che prende il nome di #paladinidellaportauzeda), ma anche di una considerevole quantità di assessori e consiglieri comunali.
Secondo l’architetto Pace, la pedonizzazione di Via Dusmet condurrebbe ad una migliore considerazione dell’ingresso alla città, poiché frequentatissima da turisti. Secondo lei «il caos vigente nella zona non concede l’opportunità di poter prendere visione delle nostre antiche bellezze». Mobilita Catania, inoltre, si prodiga a favore della chiusura di Via Dusmet al traffico, poiché divenuta incontrollabile e pericolosa: «Le segnalazioni da parte dei cittadini sono quotidiane, anche la Commissione Lavori Pubblici ha più volte lamentato la necessità di interventi urgenti per rendere sicuro il transito dei cittadini e dei turisti», dice Amedeo Paladino.
Tuttavia, un po’ come è accaduto per il Lungomare Liberato, la proposta trova una feroce contestazione da parte dei commercianti. Le critiche più insistenti vedono protagonisti i lavoratori dell’area della Pescheria, i quali si lamentano di essere stati sempre più isolati con gli anni a causa dei lavori di riqualificazione del Centro Storico. Sostengono, quindi, che quel tratto di strada sia l’unico modo possibile per non uccidere l’ultimo focolare di commercio presente nella città.
Solo l’Amministrazione Comunale, riunita sovente in questo periodo per discutere delle problematiche legate alla viabilità e alla mobilità sostenibile, potrà fornire una risposta adeguata, dovendo prendere in esame queste possibilità.
Alberto Abate
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