CATANIA – Dopo l’iniziativa che ha visto il lungomare catanese libero dal traffico una domenica al mese, il comitato Lungomare Liberato insieme a Catania Car pooling, Salvaiciclisti, Etnafreebike e Rifiuti Zero Sicilia lancia una sfida al sindaco Enzo Bianco all’insegna dell’ eco-sostenibilità e nell’ambito della futura città metropolitana: una pista ciclabile che colleghi il lungomare del capoluogo fino ad Acitrezza.
Un portavoce di Lungomare Liberato ha dichiarato per Voci di Città: «Poche settimane fa abbiamo chiesto nella pagina di inviare tramite e-mail al Comune di Catania e a quello di Aci Castello l’esigenza di realizzare una pista ciclabile tra i due Comuni e di fare girare l’appello. Questo, dopo pochi giorni, è finito anche su La Sicilia e prontamente è arrivata la risposta dei due Sindaci che si dichiarano pienamente in sintonia con le nostre richieste». Il progetto, presentato come la centoventicinquesima cosa da fare durante il mandato, muoverà i suoi primi passi giorno 21 in occasione della Settimana Europea sulla Mobilità Sostenibile: «Bianco propone a Drago una pedalata insieme a lui e tutti i cittadini da Piazza Europa ad Aci Trezza giorno 21 patrocinata dai due Comuni», ha inoltre dichiarato il comitato promotore.
Ma l’iniziativa incontra già i primi ostacoli. Stando ai progetti, la futura pista ciclabile dovrebbe essere separata da cinquanta metri appartenenti al Lido dei Ciclopi che occupano il suolo demaniale anche di inverno. Diverse sono le soluzioni già approdate in Comune, tra le quali quella di deviare il percorso sulla strada statale che sicuramente non risponde ai canoni di sicurezza di una pista ciclabile. Il Presidente del comitato di Acicastello Lungomare Unito, Alberto Bonaccorso, fa presente che solamente attraverso un dialogo tra Comuni, cittadini e privati si riuscirà a tutelare l’interesse dei più, nell’ottica, da tutti (o quasi) condivisa, di migliorare Catania e provincia adattandola a standard europei. Di dialogo parlano anche i commercianti del lungomare, i cui interessi non sono stati né tenuti in conto né tanto meno tutelati in occasioni delle domeniche pomeridiane di stop alla circolazione.
Nessuna notizia giunge riguardo fondi, tempistica e modalità di intervento sul territorio; il cittadino catanese se da una parte si augura un’apertura della propria città alla bicicletta, dall’altra spera che la nuova pista ciclabile non assomigli alle sorelle maggiori, l’inesistente e trascurata pista della Playa e la piccola, impraticabile e spesso affollata di macchine, pista ciclabile di Acireale.
Viviana Giuffrida
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