Finalista e vincitrice tra molte altre città, Parma si è aggiudicata la fascia nazionale. Scelta tra una decina di “bellezze” italiane, tra cui Agrigento, Bitonto, Piacenza e Treviso, Parma succederà a Palermo che sarà capitale italiana della cultura 2018. La decisione, così come affermato dal ministro, è stata presa all’unanimità ed è stata elaborata da una commissione di sette esperti.
Ogni candidata ha dovuto presentare progetti finalizzati al miglioramento e alla valorizzazione del territorio. Parma, nello specifico, ha costruito un’idea di innovazione e riqualificazione sulla base di cantieri, università, ricerca e collaborazioni tra pubblico e privato. Il programma, attraverso lo slogan «La cultura batte il tempo», propone di mettere al centro i giovani, la cultura e impegnarsi per ottenere un buon livello di integrazione culturale.
«Esempio virtuoso e di elevata qualità nella progettazione territoriale a base culturale» questa la motivazione addotta dalla commissione. La notizia è stata accolta positivamente dalla maggior parte dei cittadini parmigiani, nella speranza che il titolo conseguito possa portare Parma a ottenere benefici. Anche il sindaco, Federico Pizzarotti, si dice orgoglioso e soddisfatto dell’obiettivo raggiunto e aggiunge: «Con il cuore siamo qui, a festeggiare il risultato, ma con la mente siamo già al domani: pronti per fare di Parma una bellezza italiana ed europea. Sempre verso cose più grandi».
Nonostante l’entusiasmo esploso in città, e nella giunta comunale, non tutti i residenti sono concordi. Per alcuni, infatti, Parma non meriterebbe il titolo di capitale della cultura. Secondo quest’ultimi la città, negli ultimi anni, è sempre più caratterizzata da degrado, ignoranza e “ghettizzazione” che impedirebbero un proficuo progresso e, più semplicemente, un quieto vivere.
Una situazione sicuramente reale e difficile da nascondere, ma che non può essere destinata a sopravvivere in eterno. Non sarebbe, dunque, più produttivo considerare il titolo di capitale della cultura come una possibilità per Parma per risollevarsi e mostrare la sua bellezza recondita? Bando a critiche demistificatrici e arrendevoli, a favore di atteggiamenti orientati a un futuro più prospero.
Alessia Mingori
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